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i giorni di festa

Pasqua tra uova e rincari

Le associazioni dei consumatori segnalano impennate dei prezzi dei prodotti del periodo e dei dolci

Pasqua tra uova e rincari

Non c’è Pasqua senza uova di cioccolato, ma anche senza le uova vere e le colombe, e, purtroppo, i rincari non risparmiano niente e nessuno.

La sfida tra i dolci di Pasqua viene vinta quest’anno dalla colomba, che sarà presente sul 69% delle tavolate, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, rispetto al 63% dell’uovo di cioccolato che quest’anno fa segnare rincari record a causa dell’aumento delle quotazioni del cioccolato.

E parlando di uova di cioccolato come ogni anno in corrispondenza delle festività tornano puntuali i rincari e la Pasqua 2024 non fa eccezione, anche se si tratta di aumenti più contenuti per quanto concerne i prodotti alimentari, rispetto a un anno fa. Assoutenti, l’associazione dei consumatori, ha stimato a livello nazionale una crescita media del 4% su base annua per i prodotti alimentari, con picchi del 46,2% per l’olio d’oliva e dell’11,1% per la frutta fresca.

Un trend al rialzo che interessa anche alcuni prodotti enogastronomici tipici della Pasqua, come la carne ovina, caprina o i salumi, che salgono del 3,8%. Per quel che riguarda le uova, in particolare, alla base dei rincari ci sono le impennate delle quotazioni del cacao che nell’ultimo anno sono cresciute di oltre il 200% (in dollari) a causa dei cattivi raccolti in Costa d’Avorio e Ghana, i principali produttori, e della corsa delle aziende produttrici ad assicurarsi i semi di cacao.

Le associazioni di consumatori denunciano gli aumenti di prezzo in vista della Pasqua: “Un esempio degli effetti del caro-cacao è già immediatamente riscontrabile nei negozi italiani – dice il Codacons - La crescita delle quotazioni registrata nell’ultimo anno ha infatti determinato rincari generalizzati per le uova di Pasqua, con i marchi più noti che hanno aumentano i listini al pubblico tra il +16% e il +24% rispetto allo scorso anno, con punte in alcune catene commerciali del +40%”.

“Negli agriturismi veneti di Terranostra - sostiene il presidente regionale Diego Scaramuzza - ritorna la ‘fugassa’ preparata in casa secondo quanto tramandato dalle mamme e nonne. A custodire i segreti delle specialità sono i cuochi contadini che ai fornelli assicurano il rispetto dei riti e delle usanze, grazie ad un patrimonio agroalimentare regionale ricco di eccellenze”.

Nei menù pasquali veneti sono le uova, quelle “vere”, le star della settimana di Pasqua. Le ricette della tradizione rurale le vedono protagoniste sode con gli asparagi in tavola, alla base delle frittate per i pic nic e ingredienti principali per il dolce tipico la “focaccia” veneta. Secondo Coldiretti da Nord a Sud ne saranno servite oltre trecento milioni. E’ quanto emerge da una stima Coldiretti su dati Unaitalia con i prodotti più gettonati delle festività pasquali.

Gli italiani spenderanno per le uova circa 130 milioni di euro grazie a una produzione quasi interamente made in Italy. A spingerne il consumo sono anche gli studi che le riconoscono come un alimento sano, equilibrato e ‘taglia grassi’ adatto al controllo del peso di individui mentre una vera e propria leggenda metropolitana del tutto priva di basi scientifiche è quella - ricorda la Coldiretti - che facciano male al fegato. Al contrario, questo tipo di alimento contiene sostanze utili per il buon funzionamento delle cellule epatiche, come gli aminoacidi epatoprotettori.

Se nelle abitudini di un tempo le uova venivano colorate naturalmente con le bucce di cipolla bollite per averle rosse, oppure con le foglie di ortica per la tonalità verde, ora nei mercati di Campagna amica gli agricoltori portano le uova raccolte nel pollaio già variopinte da “madre natura” grazie alle varie tipologie delle razze allevate che depongono, uova dal guscio di colore azzurro e cioccolato.

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