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Donazioni di sangue: Polesine al top

Il dg Girardi: “Abbiamo il più alto indice di trasfusioni del Veneto. Un patrimonio collettivo a cui ognuno può attingere”.

Donazioni di sangue: Polesine al top

In Polesine crescono le donazioni di sangue.

Il 2023 è stato un grande anno per le donazioni in Polesine: il numero totale delle donazioni di sangue è stato di 14.352, quelle di plasma di 2316. I donatori totali (attivi, cioè quelli che hanno donato almeno una volta) nello stesso anno sono stati 7.021. Nello stesso anno le visite per idoneità alla donazione sono state 845, mentre 683 le prime donazioni.

In generale, Rovigo è il dipartimento di medicina trasfusionale della Regione che ha il più alto indice di donazione (numero di volte medio che i donatori donano in un anno) e soprattutto il più alto numero di donazioni ogni 1000 abitanti, ben superiore alla soglia fissata dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) e dal Centro nazionale sangue. A questo grande risultato collaborano, chiaramente, le associazioni dei donatori polesani Avis e Fidas: direttivo e donatori collaborano con il Dipartimento trasfusionale di Rovigo: il numero delle idoneità alla donazione è aumentato negli ultimi anni, così come il numero delle prime donazioni; ciò ha permesso un buon ricambio dei donatori, nonostante il numero complessivo degli stessi tenda a calare.

In particolare, finite le turbolenze legate alla pandemia (e forse il 2023 è il primo anno che può essere considerato scevro da interferenze) il risultato complessivo è buono, ed in particolare si è riusciti, nonostante i vincoli strutturali (spazio e personale) ad aumentare le donazioni di plasma, che è in questo momento considerato l’emocomponente carente.

“Il Dipartimento di medicina trasfusionale di Rovigo raccoglie le donazioni sulle tre sedi di Adria, Rovigo e Trecenta. Le chiamate alla donazione sono effettuate dai centri di chiamata associativi (Avis e Fidas, quest’ultima solo ad Adria). Le donazioni sono quasi esclusivamente su appuntamento e le liste di chiamata sono concordate in sede di conferenza di dipartimento: obiettivo fondamentale della prossima installazione del Sistema informativo ospedaliero unico sarà il collegamento tra le anagrafiche del dipartimento e quelle delle associazioni di donatori con evidenti vantaggi in termini di comunicazione” spiega il direttore del dipartimento Andrea Frigato.

“La collaborazione tra le due associazioni è fondamentale, i risultati lo confermano: il nostro scopo comune è ampliare la platea di chi dona, poiché è un atto d’amore e di salute”, spiega il presidente di Fidas, Luca Callegaro. “Un lavoro di squadra, di confronto, di vera sinergia tra associazioni e dipartimento hanno creato la piattaforma per questi risultati, dei quali non possiamo essere che fieri”, aggiunge Barbara Garbellini presidente Avis.

“La provincia di Rovigo registra il più alto indice di donazioni del Veneto: un risultato encomiabile, poiché la disponibilità di sangue è infatti un patrimonio collettivo a cui ognuno di noi può attingere in caso di necessità e in ogni momento. Una riserva di sangue che soddisfi il fabbisogno della nostra comunità è garanzia per la salute di tutti, grazie ai donatori, al direttivo delle associazioni, ai professionisti del dipartimento aziendale di medicina del sangue per questi risultati” chiude il direttore generale Pietro Girardi.

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