L’ufficio Iat è chiuso: i turisti alla deriva

Nel pieno della grande mostra di carattere internazionale allestita a Palazzo Roverella dedicata all’artista francese Henri de Toulouse-Lautrec e con l’esposizione di Palazzo Roncale ai nastri di partenza, la cui inaugurazione è in programma per venerdì, Rovigo deve fare i conti con la chiusura dello Iat, l’ufficio di informazione e accoglienza turistica di piazza Vittorio Emanuele II.

Chiusura temporanea, certo, ma pur sempre una chiusura in un momento davvero poco opportuno dato che è avvenuta a fine marzo, a ridosso delle festività pasquali, periodo di grande richiamo per il turismo in città, specialmente per quello proveniente da fuori provincia. Proprio per questo tipo di visitatori lo Iat è un vero e proprio punto di riferimento, un servizio importante per orientarsi in una località che non si conosce ma che può offrire diverse risorse culturali, artistiche ed architettoniche da visitare, oltre alle mostre targate Fondazione Cariparo. Basti pensare al museo dei Grandi fiumi, la chiesa della Rotonda, i giardini delle Torri.

Tra l’altro la chiusura dello Iat è avvenuta in sordina. L’unica comunicazione in proposito è pubblicata sul sito del Comune di Rovigo e recita: “Avvisiamo i gentili visitatori che l'Ufficio Iat Informazione accoglienza turistica di Rovigo in piazza Vittorio Emanuele II, numero 2, sarà temporaneamente chiuso”. Nulla più di questo. Ad ogni modo, la chiusura temporanea del servizio sembra dovuta alla scadenza dell’affidamento della gestione lo scorso 31 marzo. Gestione di cui è stata titolare la società Aqua srl con sede a Taglio di Po dall’agosto 2021, ovvero dall’avvio del servizio da parte dell’allora giunta Gaffeo. Non a caso, ad inizio marzo, Palazzo Nodari ha pubblicato l’avviso di una indagine di mercato scaduto lo scorso 15 marzo, per individuare un nuovo operatore del quale, però, al momento non c’è traccia.