Fa sesso con lui, poi lo ricatta: 20enne arrestata

Aveva già patteggiato, in precedenza, di fronte al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Rovigo, una pena di 11 mesi e 25 giorni di reclusione, con sospensione condizionale, per un singolo episodio di estorsione, che aveva portato all’arresto scattato in flagranza all’epoca dei fatti.

Ora, invece, il patteggiamento a 1 anno, 11 mesi e 10 giorni, in continuazione col precedente, ha consentito alla giovane, poco più che ventenne, di chiudere questa vicenda processuale rimanendo sempre sotto la soglia che consente la sospensione condizionale della pena. Secondo la ricostruzione dei fatti operata dall’accusa, tutto era cominciato con un rapporto sessuale con un noto esercente rodigino, consumato nei bagni del suo locale.

Dopo questo, la giovane avrebbe cominciato a minacciare l’uomo di rivelare il tutto a un parente, minorenne, se l’esercente non avesse acconsentito alle sue richieste di denaro. Dopo avere accondisceso alle prime, però, l’uomo avrebbe deciso di denunciare quanto stava accadendo. L’arresto in flagranza era scattato a seguito della consegna di una somma, abbastanza modica, concordata ed eseguita nella cassetta pubblicitaria della posta del condominio dove vive la giovane.

Appena scesa per “ritirare”, si erano palesati i finanzieri che stavano indagando sulla vicenda e la avevano arrestata. E, appunto, per questo singolo episodio già era arrivato un patteggiamento. In precedenza, comunque, come detto, secondo la ricostruzione accusatoria, ci sarebbero state altre consegne di danaro e acquisti di oggetti di un certo valore. Non si parla di somme astronomiche, ma comunque di richieste reiterate. Sino a quando l’uomo, appunto, non ha scelto di denunciare e ha preparato, assistito dalle Fiamme Gialle, una vera e propria trappola, con tanto di banconote segnate.