VOCE
TURISMO
05.04.2024 - 18:40
Laura Cestari, promotrice del testo: “Pietra miliare per dare speranza alle nostre aree interne”
Il Veneto è la prima Regione italiana a valorizzare la visitazione fluviale. Lo fa con una legge, proposta da Laura Cestari e approvata dal consiglio regionale, che ieri mattina, in Camera di Commercio a Rovigo, è stata presentata agli stakeholder. L’evento dà idealmente il via anche ad una serie di incontri pubblici itineranti sul territorio con cui la Cestari, socia di Assonautica, illustrerà il testo della nuova legge e i suoi contenuti principali.
Nello specifico, nei prossimi due esercizi si va a intervenire concretamente con: 100mila euro per azioni di promozione; 250mila euro per riqualificazione di strutture quali attracchi e approdi o per finanziare forme di mobilità ad energia pulita e rinnovabile; 50mila euro per la Giornata regionale del turismo fluviale (individuata nella terza domenica di aprile).
La nuova legge, che pone quindi il Veneto assolutamente all’avanguardia rispetto al riconoscimento e alla “pari dignità” del comparto fluviale - una battaglia che Assonautica Acque Interne porta avanti da tempo a livello ministeriale per il suo inserimento nel cosiddetto “Piano del mare” - ha anche un occhio di riguardo per i territori “fragili” e i Comuni più piccoli, a proposito di cui il testo contiene un emendamento ad hoc. All’incontro erano presenti rappresentanti di vari Comuni polesani tra cui Canda, Occhiobello, Porto Viro e Trecenta, oltre a diversi imprenditori del settore nautico, locale e regionale.
Il vicepresidente della Camera di Commercio di Venezia-Rovigo, Gian Michele Gambato: “Finalmente anche la navigazione interna ha un suo supporto legislativo che ne caratterizza le finalità turistiche. Un grande plauso alla Regione Veneto sia per aver legiferato in tal senso sia per aver dotato la norma di una provvista finanziaria considerato che tanto la parte ‘investimenti’ che quella ‘promozione’ hanno a disposizione importanti risorse. Questo è anche il coronamento dell’attività svolta da Assonautica Acque Interne, nella cui azione la Camera di Commercio di Venezia-Rovigo ha sempre creduto”.
La consigliere regionale Laura Cestari ha aggiunto: “Questa legge non ha la presunzione di risolvere i problemi della Regione Veneto ma parlando di navigazione e turismo fluviale si va ad abbracciare e accogliere una filiera molto ampia di persone. Si tratta di una risorsa certamente da implementare guardando al resto d’Europa dove questo segmento, che non si consuma suolo né inquina le acque, cresce del 15% ogni anno. Sulla sostenibilità ambientale il Veneto ha fatto i ‘compiti per casa’ e ora può dare esempio, quanto al Polesine il suo rapporto con l’acqua è assodato: terra di fiumi ha visto alluvioni periodiche, tra tutte quelle disastrosa del 1951. Questa legge può e vuol essere la pietra miliare per dare speranza non solo al turismo ma in genere al trasporto in acque interne”.
Il presidente della Provincia Enrico Ferrarese ha aggiunto: “Con questa nuova legge, che guarda ai territori e in particolare a quelli con vocazione turistica legata alle acque interne, possiamo finalmente compiere un salto di qualità forse decisivo sul fronte della visitazione legata a green e slow. Le bellezze del Delta unite ai nostri fiumi, i tanti chilometri di piste ciclabili già esistenti e quelli che presto lo saranno, la riserva biosfera Mab Unesco o i gorghi di Trecenta senza dimenticare le tante ville e chiese: il Polesine ha tutti gli ingredienti per farcela e provvedimenti legislativi che vanno in questa direzione non possono che risultare d’aiuto alle comunità. Tra questa legge e il bando ministeriale per la valorizzazione dei borghi fluviali, che 17 Comuni con Fratta capofila e la Provincia a fare da coordinamento e regia si sono recentemente aggiudicati, possiamo guardare al prossimo futuro non solo con grande soddisfazione ma anche con una certa ambizione”.
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