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LA STORIA

Insieme fino alla fine, l'ultimo abbraccio a Ida e Roberto

In tantissimi nella chiesa di Taglio di Po per il 51enne e la moglie

Insieme. Fino all’ultimo. Fino all’estremo. Ida e Roberto, Roberto e Ida. Una coppia indissolubile, da oltre trent’anni. Insieme da quando entrambi erano poco più che ragazzini, una vita insieme e una grande storia d’amore diventata, in pochi giorni, una tragedia. E un intero popolo, oggi pomeriggio alle 15.30, si è abbracciato, nella chiesa di Taglio di Po, per dar loro l’ultimo saluto.

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Ida Nardini, 50 anni, e Roberto Marangoni, 51, si sono congedati da tutti a poche ore di distanza. Lasciando una comunità intera, parenti, amici, colleghi e conoscenti, tra incredulità e dolore. Lei portata via giovedì da un male incurabile, lui morto il giorno dopo, gettandosi nel Po con l’auto, incapace di affrontare quel lutto troppo grande.

Il suo corpo, recuperato soltanto nella tarda serata di sabato dai sommozzatori dei vigili del fuoco, è stato messo immediatamente a disposizione dei familiari per rendere possibile un unico funerale. Roberto e Ida, ancora insieme, anche dopo la vita.


In chiesa, per loro, c’erano le rispettive famiglie: mamma Vania e papà Leardo, oltre ai fratelli Ivo ed Enrico con le rispettive mogli dalla parte dei Marangoni; mamma Silvana e il fratello Claudio con la moglie Caterina e il figlio Matteo per i Nardini. E poi le autorità cittadine, con in testa il sindaco Layla Marangoni, e tanti, tantissimi conoscenti, come ha sottolineato il parroco, don Damiano Vianello, nella sua omelia. “In tanti - ha ribadito - per un saluto umano, cristiano, affettuoso, eppure sofferto, inevitabile e inaspettato”. “Da giovedì - ha aggiunto - ci siamo tutti persi. Persi nei pensieri, persi nel dolore, persi nella confusione. Abbiamo perso due amici, due figli, due fratelli, due brave e discrete persone. E abbiamo perso il loro amore, l’amore che li ha legati fin da giovanissimi, un amore che ha sfidato la malattia, la solitudine, la morte”.
Un amore sbocciato più di trent’anni fa, a metà degli anni Novanta, quando entrambi avevano appena 18 anni. Da lì, in avanti, una vita insieme.


Amore e lavoro: Ida impiegata amministrativa della Bierreti, grossa azienda di trasporti di Taglio di Po; Roberto che girava con il suo furgone le piazze del Polesine per vendere al mercato i prodotti dell’azienda agricola e casearia di lei. Amore e sacrificio, e quella casetta che avevano ristrutturato assieme, in paese, per costruire il nido della loro famiglia, che non ha mai conosciuto la gioia di un figlio. Amore e dolore, con la lotta di Ida contro un male incurabile che, giovedì scorso, se l’è portata via, al termine di una lotta in cui non voleva arrendersi.

Amore e tragedia, nell’assenza di Roberto, quel giorno, quando gli amici hanno bussato alla sua porta per le condoglianze di rito ma, in casa, hanno trovato soltanto un biglietto. Qualcuno dice che ci fosse scritto “Ciao amore, sto arrivando”. Ma chissà.


Poi la corsa sull’argine, e le speranze che si infrangono su quelle inequivocabili ruotate che puntavano dritte verso l’acqua del grande fiume. Subito sono scattate le ricerche, infruttuose fino a domenica sera quando anche l’ultima illusione si è spenta.


Un gesto estremo che ha lasciato un vuoto incolmabile in chi conosceva, amava e apprezzava quella coppia che adesso non c’è più. Unita fino all’ultimo, e assieme anche oltre la viva.

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