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La “Tempesta Matteotti”, il nuovo libro di Franzoso

Lo scrittore cavarzerano, best seller con "Ero un bullo" racconta la storia dello statista polesano

La “Tempesta Matteotti”, il nuovo libro di Franzoso

Lo scrittore Andrea Franzoso

Dal bullismo alla storia di Giacomo Matteotti, continua il grande successo dello scrittore cavarzerano Andrea Franzoso. Diventato famoso con il suo “Ero un bullo, la vera storia di Daniel Zaccaro”. Franzoso aveva portato la sua esperienze nelle aule scolastiche.

“Il libro è piaciuto perché è una storia vera, autentica - spiega l’autore - , un racconto onesto, schietto che piace tanto ai ragazzi, agli insegnanti e anche alle famiglie”. Il libro oggi è tra i più venduti in Italia ma Franzoso proprio di recente ha presentato la sua ultima fatica, sempre dedicata ai ragazzi: ‘Lo chiamavano Tempesta. Storia di Giacomo Matteotti che sfidò il fascismo’.

“Si parla molto spesso della morte di Giacomo Matteotti e molto meno della sua vita - racconta -. E così mi sono messo a leggere, ad approfondire e ho pensato di scrivere un libro, che è pensato per ragazzi, ma in realtà poi va bene per tutti, una sorta di biografia, ma con scopi divulgativi, scritti in maniera molto scorrevole. Durante questo lavoro ho scoperto tante cose, come ad esempio che il professore universitario con cui Matteotti ha fatto la tesi, Alessandro Stoppato, era di Cavarzere. Per anni sono passato davanti al busto posizionato sotto le colonne del municipio, senza nemmeno sapere che tra i miei concittadini c'era un personaggio così illustre, a cui, peraltro, non vi è nessuna via dedicata. Una vergogna”.

Ma le scoperte non finiscono qui. “Pensiamo anche ad un altro personaggio che è stato coinvolto nell'omicidio di Giacomo Matteotti - prosegue l’autore -, mi riferisco a Giovanni Marinelli, che era di Adria. Marinelli era il segretario amministrativo del partito nazionale fascista e da lui dipendeva anche la Ceka fascista, la polizia segreta che poi organizzò il sequestro e l'omicidio di Giacomo Matteotti”.

Nel libro Franzoso affronta anche il rapporto tra Matteotti e Mussolini. “Matteotti probabilmente fu il primo a capire la vera natura e poi anche il suo carattere, il suo temperamento - aggiunge -, e questo ha fatto di lui forse il nemico numero uno di Mussolini. Non dobbiamo dimenticare che Benito Mussolini era anche stato per anni direttore dell'Avanti, quindi era un socialista. Matteotti, poi, aveva lavorato e militato anche in Polesine, una volta considerata la zona più ‘rossa’ d'Italia tra il 1919 e il 1921”.

Ma fare paura non erano solo le idee di Giacomo Matteotti che, per il suo carattere energico, combattivo e rigoroso veniva anche chiamato ‘Tempesta’, da cui il titolo del libro di Franzoso. “Matteotti non era uno che gridava e parlava - specifica -, era uno che si documentava, sfidava sui dati, era uno che applicava il scientifico alla politica, andava lì, studiava, documentava, portava davvero, sapeva ben puntare il dito, mettendo in evidenza le criticità, contestando, era preparato, era una persona competente di esperienza, sapeva. Era un uomo di grande cultura e per questo faceva paura”. Franzoso si sta preparando a portare queste, e molte altre storie, nelle scuole e nel territorio, e lo fa proprio nel centenario della sua morte.

“Ai ragazzi la storia piace - conclude - anche se molto spesso quando si comincia dicendo ‘vi racconto una storia’, l'attenzione la perdono subito. Ma la storia, con la S maiuscola, raccontata in un certo modo, piace e prende tutti, anche noi adulti”- afferma. Franzoso ha anche iniziato un tour in diverse città italiane. “Ho cominciato a presentare il libro da poco - conclude - sarò a Bologna alla fiera dei ragazzi, della letteratura per l'infanzia, poi sarò a Bottrighe, il 4 maggio, e nello stesso giorno lo presenterò anche a Cavarzere”.

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