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VENETO

Spot choc: parroco mette al bando le patatine

Don Natalino Bonazza di Mestre lancia un boicottaggio pubblico contro l'Amica Chips per lo spot della suora che riceve la patatina alla "comunione". "Chiederò anche al bar di che marca sono le patatine"

Lo scandalo delle patatine: la reazione di un parroco a un'offesa pubblicitaria

Nel cuore di Mestre, il parroco di San Giuseppe, Don Natalino Bonazza, lancia un boicottaggio pubblico contro un famoso produttore italiano di patatine, l'Amica Chips.



Il motivo del contendere è uno spot pubblicitario dell'azienda, in cui un prete porge a una suora una patatina al posto dell'ostia, una scena che Don Bonazza ha trovato offensiva e indigesta. "È incommentabile", dice il parroco di San Giuseppe, definendo lo spot "un insulto". "L'azienda capisce solo il linguaggio del profitto e quindi nessuno compri più i suoi prodotti", aggiunge Don Bonazza, annunciando che nel bar del suo oratorio non entreranno mai più i prodotti dell'azienda.

Non solo, il parroco è andato oltre, dichiarando pubblicamente: "Dico a tutti: non comprate i prodotti di questa azienda". Un boicottaggio pubblico e incondizionato, che è stato lanciato nonostante la decisione dell'Istituto di autodisciplina pubblicitaria (Iap) di bloccare la diffusione dello spot, sulla base del principio che "la comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose". "Certo che il boicottaggio continua, è uno stop imposto mica frutto di un ripensamento", ribadisce il prete, che sta promuovendo il boicottaggio anche via social e ne farà cenno anche nel prossimo foglio parrocchiale.

UNA QUESTIONE DI RISPETTO
Per Don Bonazza, la questione va oltre un semplice spot pubblicitario. "I creativi non hanno la libertà di fare tutto, non tutto è lecito pur di poter vendere un prodotto", afferma. "Personalmente lo spot mi offende certo come parroco, certo come cattolico, ma anche come semplice cittadino". In un mondo sempre più interconnesso e globalizzato, dove la libertà di espressione è un valore fondamentale, il caso di Don Bonazza e dell'Amica Chips ci ricorda che tale libertà va sempre esercitata con rispetto per le diverse sensibilità e credenze.

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