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Parcheggio Torri ancora allagato

Il problema che non si risolve

Parcheggio Torri ancora allagato

Un mese e poco più. Tanto è passato da quando, lo scorso 4 marzo, il parcheggio interrato dell’ex centro commerciale Le Torri è stato “asciugato” dall’acqua stagnante e verdastra che per mesi ha stazionato sul pavimento della struttura, arrivando perfino a creare qualche alga. Problema risolto? Macché. A distanza di una manciata di settimane, è avvenuto quanto un’ordinanza del commissario straordinario Gianfranco Tomao imponeva non accadesse di nuovo: c’è di nuovo dell’acqua che ristagna.

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Il problema è stato rilevato nel corso di un sopralluogo da parte del personale della sezione ambiente e della polizia locale eseguito martedì, sulla base di una segnalazione arrivata al Comune il giorno precedente. Dunque si riparte daccapo: ieri Tomao ha firmato una nuova ordinanza contingibile e urgente, affinché i proprietari dell’area eseguano un nuovo intervento per riportare l’ex parcheggio all’asciutto, entro un tempo massimo di 10 giorni. “Si è riscontrata nuovamente la presenza di acqua stagnante nell’area tale da poter creare i presupposti per una situazione di pericolo igienico-sanitario” recita il provvedimento che chiarisce: “Ad oggi sussiste la condizione di degrado, allagamento e pericolo igienico sanitario” e “pertanto - si constata - non sono state, ad oggi, adottate le opportune misure di mantenimento di adeguate condizioni ambientali ed igienico-sanitarie”.

La nuova ordinanza a tutela della salute pubblica, oltre all’eliminazione dell'accumulo d’acqua, impone in modo perentorio che la condizione di salubrità “deve essere mantenuta nel tempo” e intima ai proprietari di “effettuare il trattamento antilarvale periodico delle caditoie” dell’ex parcheggio sia nella parte interrata che nel retro del complesso immobiliare Le Torri.

E nel caso tutto questo non venga rispettato, il provvedimento annuncia l’avvio delle procedure sanzionatorie oltre alla denuncia penale all’autorità giudiziaria. In questo caso, comunque, sarà il Comune a procedere con l’intervento di eliminazione dell’acqua in accumulo per poi addebitarne i costi ai proprietari.

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