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badia polesine
12.04.2024 - 15:00
In consiglio comunale si discute sulla possibilità di realizzare un impianto crematorio dopo un’interpellanza del gruppo Tre torri-Badia ci piace, i cui consiglieri si dividono però sulla valutazione dell’opportunità.
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Al termine di un’assemblea cittadina piuttosto partecipata, il cui argomento predominante è stato la situazione attuale della Casa del sorriso, il consigliere di minoranza Luca Giusberti ha presentato la propria interpellanza nella quale venivano chiesti chiarimenti sull’ipotetico approdo di un impianto crematorio presso il cimitero di Crocetta.
A rispondere alle richieste giunte dall’opposizione è stato l’assessore ai Lavori pubblici e Frazioni Cristian Brenzan, anche se a dare una panoramica delle motivazioni che hanno spinto l’amministrazione a muoversi in questa direzione è stato il sindaco Giovanni Rossi.
“Nell’estate dell’anno scorso - ha spiegato il primo cittadino - sono stato contattato da Villanova del Ghebbo, che aveva rinunciato al progetto pur con documentazione favorevole: il forno crematorio avrebbe potuto essere costruito in un Comune limitrofo. A quel punto ho riunito i consiglieri e le forze politiche della maggioranza: da un lato per giocarci le nostre carte e dall'altro perché eravamo di fronte a una progettualità che non era prevista nei programmi elettorali".
"Mi è stato detto di andare avanti e per correttezza ho convocato i capigruppo - ha aggiunto Rossi - e anche in quel momento si è deciso di andare avanti. In questi giorni i residenti di Crocetta sono giunti da me allarmati a chiedere spiegazioni, ma in questo momento non abbiamo nulla in mano. Il forno andrà a gara di appalto. Il costo attuale per chi sceglie la cremazione è di 7-800 euro e scendere a 400 euro come costi potrebbe essere già un valido motivo per proseguire, senza contare i numeri in aumento. Ma se l'amministrazione avesse un solo dubbio sul forno, non verrà costruito - ha sottolineato il sindaco - e non avremo alcun problema a veicolare tutte le informazioni per una decisione serena”.
Prima delle risposte dell’amministrazione, è stata però la capogruppo di Tre torri-Badia ci piace ad intervenire per prendere le distanze dal “collega” Giusberti. “Mi dissocio dall’interpellanza - sono state le parole della consigliere Manuela D’Amore - Credo che questo progetto, per diversi aspetti, sia più un’opportunità che un disagio e mi auguro che la realizzazione possa dare un beneficio e un risparmio concreto verso chi deciderà di scegliere questa opportunità. Mi rendo conto che il progetto può non avere un consenso unanime, ma continuerò a supportarlo”.
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