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Rovigo

Crac Bellelli Engineering, indagati Monesi e Rizzi

Il presidente dell'azienda polesana fallita accusato insieme alla ad di aver occultato le perdite

Crac Bellelli Engineering, indagati Monesi e Rizzi

Antonio Monesi

Antonio Monesi e Valeria Rizzi indagati per il crac Belelli. Il caso della Bellelli Engineering S.p.A. è uno di quei capitoli amari nella storia economica del Polesine, un fallimento che ha lasciato un segno indelebile. Un'azienda che un tempo dava lavoro a un centinaio di persone e fatturava decine di milioni di euro, si è ritrovata a dover chiudere i battenti, lasciando dietro di sé un passivo di oltre 26 milioni di euro.

IL CONTESTO
Nata nel 2003 con un capitale di soli 15mila euro, la Bellelli Engineering era riuscita a scalare le vette dell'industria chimica, petrolchimica e petrolifera, arrivando a vantare un attivo patrimoniale di quasi 42 milioni di euro nel 2014. Con ricavi per 34 milioni e oltre 100 dipendenti tra Rovigo e le sedi estere, l'azienda sembrava destinata a un futuro luminoso.

IL CRAC
Ma come spesso accade, dietro l'apparenza di successo si celavano problemi ben più profondi. Il crac è avvenuto nel 2018, quando l'azienda è stata dichiarata fallita. Ma cosa ha portato a questa drammatica conclusione? Secondo le indagini, l'ex presidente Antonio Monesi e l'amministratore delegato Valeria Rizzi avrebbero agito in concorso per occultare la perdita del capitale sociale e il manifesto stato di insolvenza della società.

LE INDAGINI
Le indagini hanno rivelato una serie di irregolarità nella gestione dei libri e delle scritture contabili, tenute in modo da rendere impossibile la ricostruzione del movimento di affari e operazioni. Inoltre, Monesi e Rizzi avrebbero distratto o dissipato risorse della Bellelli Engineering, sottraendole alla garanzia dei creditori, pur quando si era già manifestato lo stato di insolvenza dell'azienda.

LE CONSEGUENZE
Il fallimento della Bellelli Engineering ha avuto ripercussioni devastanti non solo per i dipendenti, ma anche per l'intera comunità del Polesine. I dipendenti, stanchi di non essere pagati da più di cinque mesi, si erano rivolti ai sindacati, mentre la squadra di pallavolo femminile, sponsorizzata da Monesi, era precipitata in prima divisione. 

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