Prostituta a 15 anni, la mamma manda a processo i clienti

La scoperta di un caso di prostituzione minorile a Padova ha scosso la comunità. Dieci uomini, tra i 21 e i 50 anni, rischiano di finire a processo per aver avuto rapporti sessuali a pagamento con una quindicenne padovana nel giugno del 2021.

La madre della giovane, in un giorno di giugno di tre anni fa, ha scoperto casualmente nel telefonino della figlia dei messaggi che non avrebbe mai immaginato di trovare. Un messaggio di una persona non presente in rubrica, che chiedeva ulteriori informazioni su un annuncio visto su un sito. La risposta della ragazzina era stata la tariffa richiesta, cento euro. A un controllo più approfondito, sono spuntati decine di messaggi hot, scambiati con altrettanti uomini. La quindicenne aveva pubblicato un annuncio su un noto sito Internet, con cui si offriva, con tanto di foto esplicite che si era scattata nel bagno di casa all’insaputa dei genitori. Ai suoi potenziali clienti assicurava di essere maggiorenne, nonostante il suo viso da ragazzina avrebbe dovuto far sorgere qualche dubbio.

Sconvolta, la madre ha presentato denuncia alla polizia e sono scattate le indagini della Squadra Mobile della questura di Padova. Inizialmente sono stati indagati trenta uomini, i cui nomi sono stati estrapolati dai numeri telefonici che avevano contattato la ragazzina. Durante le indagini, venti posizioni sono state stralciate, mentre sono rimaste in piedi le accuse verso dieci uomini. Tra gli imputati, cinque sono italiani di Padova, San Pietro in Gu e Saonara, e gli altri cinque sono stranieri: un camerunense, un rumeno, due moldavi e un bengalese, tutti residenti a Padova o nelle sue vicinanze.

Dalle indagini è emerso il quadro di un’adolescente problematica e con alcune fragilità. La ragazzina, ad oggi quasi diciottenne e alloggiata da tempo in una comunità protetta, in passato aveva fatto uso di alcol e droga. In un’occasione era stata anche trovata in coma etilico.

Ora i dieci uomini sono finiti davanti al gup Maria Rosa Barbieri. Uno ha chiesto il patteggiamento, un altro il rito abbreviato, gli altri otto invece proseguiranno con l’udienza preliminare che è stata fissata per il prossimo primo luglio.