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solidarietà

Espianto organi, i rodigini chiedono più sensibilizzazione

Fare di più per le donazioni

Non tutti decidono di donare: è forse il caso di sensibilizzare di più? Più di un polesano su tre, nel 2023, ha detto di no all’esportazione di organi post mortem. Tante, forse, ancora le domande e i dubbi che in molti hanno, come dicono i rodigini, la maggior parte dei quali, però, dicono quanto sia importante donare, sempre più e che, dunque, bisognerebbe sensibilizzare maggiormente in merito all’argomento per far sentire tutti più tranquilli. È una buona azione, sono in tanti ad avere bisogno: mettersi a disposizione degli altri rimane importante.

Dice infatti Roberto: “Sì, forse si è un po’ troppo pochi a riflettere sul dono e forse i problemi sono diversi. In primis il fatto che, magari, non c’è attenzione alla sensibilizzazione che viene fatta e forse bisognerebbe farne di più. Dopodiché, penso che ancora ci siano tante teorie che alimentano dubbi nelle persone. Sembra una teoria al limite del complottismo, ma ricordo che si diceva molto spesso quando io ero anche più piccolo. Poi però è un’azione molto importante da fare”.

Monica aggiunge: “Bisogna sensibilizzare al dono, in tutti i territori, perché ce n’è davvero bisogno e serve che sempre più persone garantiscano il proprio aiuto agli altri. Basta davvero poco e qualcosa di buono può sempre avvenire. È un argomento importante da affrontare, soprattutto oggigiorno e non va tralasciato”.

Qualche dubbio viene espresso da Simonetta che commenta: “In molti hanno ancora molte incertezze in merito all’argomento. Siamo davvero sicuri che l’estrazione degli organi avvenga in maniera consona? Non è che poi, per questo motivo, si tenda a non fare il possibile per tutelare la persona? E ancora, effettivamente di cosa c’è bisogno? Il dono è importante, certo, ma anche capire come vanno le cose lo è”.

Infine, Graziella conclude: “È un argomento su cui non si riflette mai abbastanza, quando invece bisognerebbe scegliere con più consapevolezza e consci del fatto che una nostra scelta può fare il bene di qualcun altro. Sì alla sensibilizzazione, bisogna parlarne per convincere e per far capire l’importanza che ha una piccola azione di questo tipo”.

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