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Silvia Maggi premiata a Berlino

Per il suo docufilm

Silvia Maggi premiata a Berlino

Silvia Maggi, regista di Taglio di Po, ha vinto il premio per la miglior regia all’Indie Film Festival di Berlino.

Il riconoscimento è arrivato per il suo film documentario “Valery Alexanderplatz”, che ha debuttato in anteprima a Parigi al Festival International des Films de Femmes, seguito dalla selezione al Los Angeles Italia Film Festival. Ma il culmine del percorso è stato la vittoria del premio per la miglior regia a Berlino.

“Sono davvero onorata di aver ricevuto questo premio che dedico alla protagonista Valérie Taccarelli”, le parole di Silvia Maggi.

Maggi ha una lunga storia nel mondo del documentario, con una carriera che si estende per quasi 20 anni. Il suo primo documentario è stato realizzato come lavoro di tesi universitaria, trattando la questione politica basca. Da allora ha continuato a lavorare su progetti indipendenti, spesso con risorse limitate e un team ridotto. Questo approccio le ha permesso di esplorare temi di suo interesse in modo libero e senza vincoli, anche se con le difficoltà finanziarie tipiche di chi lavora in modo indipendente.

Negli ultimi anni, però, le cose sono un po’ cambiate. Silvia ha visto arrivare più finanziamenti ufficiali, provenienti dal governo tedesco e dalla città di Berlino. Questo le ha consentito di ampliare la portata dei suoi lavori, sia dal punto di vista tecnico che tematico, pur rimanendo fedele allo spirito indipendente che caratterizza il suo modo di lavorare.

La scelta di Berlino come base operativa è stata per Silvia Maggi una decisione di cui non si pente. Nonostante la sua precedente residenza a Madrid, Berlino le offre un ambiente più favorevole per la sua attività nel campo artistico. La Germania, infatti, ha maggiori sostegni economici e fondi per l’arte e la cultura, rispetto ad altri paesi europei: questo fa sì che Silvia possa lavorare più agevolmente e concentrarsi sulla realizzazione dei suoi progetti.

Il film che ha portato a casa il premio come miglior regia a Berlino è “Valery Alexanderplatz”, documentario che racconta la storia della canzone di Milva. Un brano che in realtà proviene da un’altra canzone intitolata “Valery” di Alfredo Cohen. Attraverso il punto di vista e i racconti di Valérie Taccarelli, protagonista della canzone e attivista bolognese, il film esplora l’origine della canzone di Cohen e la vita della sua protagonista.

Per il futuro, Silvia Maggi sta lavorando a un nuovo documentario sperimentale che mescola elementi di realismo magico e documentarismo. Questo nuovo progetto ha preso vita da alcune foto che ha trovato in un mercatino a Berlino, e promette di essere un intrigante racconto che ruota attorno alle persone ritratte in quegli scatti.

La regista tagliolese continua quindi il suo percorso nel mondo del cinema documentario, portando avanti la sua visione artistica indipendente e ora premiata anche a livello internazionale.

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