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VENETO

Infermiere tenta di stuprare la tirocinante

Durante il turno notturno

Abusata tra gli scaffali dal capo

Un caso di violenza sessuale che ha scosso la comunità di Padova torna alla ribalta. Un infermiere, 40enne di origine albanese residente a Maserà, rischia il processo per l'aggressione a una studentessa di Scienze infermieristiche durante il suo tirocinio presso l'Azienda ospedaliera di Padova.

L'episodio risale alla notte tra l'1 e il 2 dicembre 2023. La giovane, originaria di Belluno, secondo questa ricostruzione, aveva chiamato i genitori in piena notte, denunciando l'aggressione subita dal suo tutor. L'uomo è stato licenziato lo scorso febbraio al termine di un procedimento disciplinare e ora rischia il processo per violenza sessuale pluriaggravata. Durante l'udienza preliminare del 23 aprile 2024, la difesa dell'imputato ha presentato un'istanza di ammissione a un programma di giustizia riparativa, istituto previsto dalla riforma Cartabia. Questo programma non implica un'ammissione di responsabilità, ma prevede un "riavvicinamento" tra vittima e carnefice per consentire a quest'ultimo di porre rimedio alle conseguenze della violazione contestata.

La proposta della difesa solleva interrogativi sulla giustizia riparativa. Questo istituto, introdotto dalla riforma Cartabia, è pensato per favorire il recupero del reo e la riparazione del danno alla vittima. Tuttavia, nel caso di reati gravi come la violenza sessuale, la sua applicazione può risultare problematica. È possibile, infatti, che la vittima non desideri un "riavvicinamento" con il suo aggressore. Inoltre, l'adesione della vittima al programma non è indispensabile per la sua attuazione, il che potrebbe mettere a rischio la sua tutela.

Il gup Maria Luisa Materia si è riservata di decidere su tutte le richieste, fissando la prossima udienza per il 3 giugno

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