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ECONOMIA

Immobili, il paradosso degli affitti a Rovigo

La domanda di locazioni in città sale di oltre il 50% ma l’offerta è sempre minore, compravendite in calo

Immobili, il paradosso degli affitti a Rovigo

Vero boom per le locazioni: la domanda in città sale di oltre il 50% ma l’offerta è sempre minore

Flop per le vendite immobiliari, boom per gli affitti, la cui offerta però si riduce sempre più. Il mercato immobiliare di Rovigo è in controtendenza rispetto al trend regionale.

In Veneto, infatti, nel primo trimestre del 2024 il mattone è in crescita, con aumento dei prezzi sia di vendita che di affitto, ma è soprattutto la domanda a performare bene in entrambi i comparti.

Queste sono alcune delle evidenze emerse dall’Osservatorio trimestrale regionale a cura di Immobiliare.it Insights, società specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia.

In regione, le persone che desiderano comprare casa sono aumentate quasi del 20% in un trimestre, con i prezzi saliti nello stesso periodo dell’1,6%. Alla fine di marzo, acquistare un immobile costa di media 2.183 euro al metro quadro. Nonostante una domanda così in positivo, non si riduce però l’offerta, che anzi cresce di 2,5 punti percentuali da inizio anno.

Lo stock di case sul mercato si riduce se si guarda invece al settore delle locazioni. Nel primo trimestre dell’anno, l’offerta scende infatti del 19,5%, a fronte di una domanda che aumenta quasi del 12%, in solida ripresa dopo il calo del trimestre precedente. Cominciano il 2024 in positivo anche i canoni, +2,2% nei tre mesi, per un prezzo medio che raggiunge gli 11,5 euro al metro quadro.

Fin qui il quadro regionale. Nel dettaglio provinciale, invece, se cinque territori sono in linea con la tendenza regionale ci sono due aree a mostrare il segno meno per quanto riguarda i prezzi delle compravendite: sono il Comune di Treviso (-0,9%) e, appunto, la provincia di Rovigo, dove si registra il dato peggiore: -3%. Proprio il Polesine, infatti, è la sola zona in regione dove i prezzi delle case non toccano, in media, i mille euro al metro quadrato, e per questo si attesta come la più economica per chi sceglie di acquistare.

Nonostante l’incremento del 4,3% dell’ultimo trimestre, il Polesine è comunque la provincia meno onerosa, anche se si sposta il focus sui prezzi delle locazioni, con canoni medi di 7,30 euro al metro quadrato.

Guardando agli altri indicatori di mercato, nel comparto delle compravendite si nota una spiccata omogeneità nelle oscillazioni della domanda, che sale quasi ovunque, mentre c’è più discrepanza tra un’area veneta e l’altra se si prendono in considerazione le variazioni dell’offerta. Nel trimestre oggetto di analisi, le richieste scendono solo nella provincia di Rovigo (-3,8%) e nel comune di Treviso (-0,5%), mentre va menzionata, in positivo, la performance del comune di Verona (+32,7%), la migliore in regione.

Passando agli affitti, la stragrande maggioranza dei territori veneti non si discosta dai trend regionali nel trimestre che apre il 2024. Nell’ambito della domanda, la performance migliore è quella del Comune di Rovigo, che sale del 54,6%. Gli unici dati negativi sono quelli del comune e della provincia di Padova, che perdono rispettivamente il 19,2% e l’1,8%. E se l’offerta sale nei Comuni di Belluno, Padova e Vicenza e in tutta la provincia di Padova, da noi il numero di appartamenti disponibili in affitto è in drammatica discesa. Praticamente, non si trova un “buco”.

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