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VENETO

Allarme pertosse: casi in crescita del 200%

La causa principale sembra essere l'aumento dei non vaccinati

Muore a 51 anni dopo la prima dose di vaccino

L'allarme è scattato a Vicenza: i casi di pertosse sono aumentati del 200% rispetto alle stagioni standard. Una percentuale sempre più elevata di non vaccinati sembra essere la causa principale di questa violenta diffusione. Ma cosa sta realmente accadendo? E come possiamo proteggerci da questa malattia potenzialmente pericolosa?

La pertosse, un'infezione respiratoria altamente contagiosa, sembrava essere stata domata, se non quasi scomparsa. Tuttavia, a causa di un aumento della percentuale di non vaccinati, la malattia sta tornando a diffondersi in modo preoccupante. Per proteggersi dalla pertosse, data la sua alta trasmissibilità, sarebbe necessaria una copertura vaccinale di almeno il 95% della popolazione. Ma, come riportato dal primario di pediatria del San Bortolo Massimo Bellettato, la realtà è ben diversa.

Neonati e mamme non si vaccinano, e ora se ne pagano le conseguenze. "Mai visto un picco del genere", afferma il dottor Bellettato. Questo fenomeno non è limitato solo a Vicenza, ma si sta verificando anche in altre aree dell'Italia e in vari Paesi europei. La riduzione delle adesioni ai programmi di vaccinazione sta portando al ritorno di queste malattie infettive.

La pertosse può avere conseguenze molto gravi, soprattutto per i neonati che non hanno ancora ricevuto la prima dose di vaccino o che sono solo parzialmente vaccinati. Le complicazioni più frequenti sono dovute a sovra-infezioni batteriche che possono sfociare in otiti, polmoniti, bronchiti, o dare luogo a improvvise situazioni di insufficienza respiratoria. Inoltre, gli attacchi di tosse possono provocare anossia, e, quindi, danni cerebrali o addirittura la morte del piccolo.

La pertosse si può prevenire con il vaccino, somministrato al terzo, quinto ed undicesimo mese di vita, seguito da richiami successivi. Il rischio di ricovero è 10 volte più elevato nei bambini non vaccinati contro la pertosse rispetto a quelli vaccinati parzialmente o totalmente. Inoltre, anche quando non riesce a impedire l'infezione, il vaccino è in grado di renderne la forma più lieve e di evitarne gli effetti più deleteri e drammatici. In conclusione, la situazione a Vicenza è preoccupante, ma non unica. La pertosse sta tornando a diffondersi in molte aree, e la causa principale sembra essere l'aumento dei non vaccinati. È fondamentale, quindi, promuovere l'importanza della vaccinazione, non solo per proteggere se stessi, ma anche per proteggere la comunità nel suo insieme.

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