VOCE
Venezia
28.04.2024 - 14:04
Il 28 aprile 2019, Papa Francesco ha fatto visita a Venezia, un viaggio di cinque ore che ha toccato diversi punti della città, tra cui la Biennale d'Arte, il carcere femminile della Giudecca e la Basilica della Salute. Un evento che ha richiesto un imponente dispositivo di sicurezza, con 500 uomini impegnati a garantire l'ordine e la sicurezza pubblica.
UN VIAGGIO TRA FEDE E ARTE
Il viaggio del Pontefice è iniziato alle 8 del mattino con l'arrivo alla Giudecca, dove è stato accolto dal Patriarca Francesco Moraglia e dalle autorità carcerarie. Nel suo incontro con le detenute del carcere della Giudecca, Papa Francesco ha parlato della durezza della vita carceraria, ma ha anche sottolineato la possibilità di rinascita e di redenzione. "Fondamentale che anche il sistema carcerario offra ai detenuti e alle detenute strumenti e spazi di crescita umana, spirituale, culturale e professionale, creando le premesse per un loro sano reinserimento", ha detto il Papa. Poi ha visitato la Chiesa della Maddalena, cappella del carcere, dove ha salutato gli artisti partecipanti al Padiglione della Santa Sede alla Biennale d'Arte di Venezia.
UN IMPONENTE DISPOSITIVO DI SICUREZZA
Per garantire la sicurezza durante la visita papale, è stato messo in campo un dispositivo simile a quello previsto per i grandi eventi. Cinquecento uomini, tra forze dell'ordine in divisa e in borghese, hanno presidiato i luoghi sensibili, dai tiratori scelti ai sommozzatori dei vigili del fuoco. Cani addestrati alla ricerca di esplosivi hanno passato al setaccio la piazza e gli altri luoghi visitati da Francesco.
LA VISITA ALLA BIENNALE
Il primo appuntamento del Pontefice è con l'arte. Il Padiglione Vaticano della 60esima Biennale d'Arte è allestito nel carcere femminile della Giudecca, dove Papa Francesco inizia la sua visita con un saluto alle donne recluse e agli artisti. Un gesto che sottolinea l'importanza del dialogo tra arte e fede, e l'attenzione del Papa per le periferie esistenziali.
INCONTRO CON I GIOVANI
Dopo l'esperienza artistica, l'incontro con i giovani. Un momento di dialogo e condivisione, in linea con l'approccio umano e vicino alle persone che caratterizza il pontificato di Papa Francesco. Un messaggio di speranza e incoraggiamento per le nuove generazioni, chiamate a essere protagonisti del futuro. "Amici, qui a Venezia, città della bellezza, viviamo momenti di incontro. Stasera e nei giorni a venire, ricordiamoci di accogliere la bellezza. Dobbiamo alzarci e guardare la vita, non stare seduti sul divano. Avete immaginato un giovane seduto tutto il tempo sul divano?". Queste le parole del Pontefice, un invito a non restare passivi, ma a vivere attivamente, a guardare la vita con occhi nuovi, a non accontentarsi della mediocrità.
LA MESSA IN PIAZZA SAN MARCO
Il culmine della visita è la celebrazione della Messa in Piazza San Marco. Ad accogliere Papa Francesco sarà l'icona antica della Madonna della Salute, un evento che non accadeva dal secondo dopoguerra. Un momento di preghiera e comunione, che rafforza il legame tra la Chiesa e la città di Venezia.
UN EVENTO STORICO
L'ultima visita di un Pontefice a Venezia risale al 7 maggio 2011, con Benedetto XVI. Oggi, Papa Francesco rinnova questo legame, portando con sé un messaggio di fede, speranza e dialogo. Un evento che segna la storia della città lagunare e della Chiesa. La visita di Papa Francesco a Venezia è un viaggio tra arte, fede e dialogo. Un percorso che sottolinea l'importanza del confronto e della condivisione, valori fondamentali del suo pontificato. Un messaggio di speranza per la città di Venezia e per tutta la Chiesa.
UN VIAGGIO DI CINQUE ORE
Il viaggio di Papa Francesco a Venezia si è concluso alle 13, con il ritorno al Vaticano. Un viaggio di cinque ore, che ha toccato diversi punti della città e che ha visto il Pontefice impegnato in quattro discorsi, compresa l'omelia della messa.
Commenti all'articolo
frank1
29 Aprile 2024 - 08:08
500 persone delle NOSTRE forze dell'ordien al suo seguito..mica la sue guardie sveizere..mica gli paga gli straordinari...e che avra' detto alle autorita' venete? di ospitare mezza africa a Venzia?? ma non nelle strutture ecclesiastiche..quelle sono adibite per i pellegrini paganti!!
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