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Adria

La città nella morsa di teppisti

Gettati in canale tavolini e sedie di due bar, calpestato cabaret di brioche, rovesciate le fioriere

La città nella morsa di teppisti

La città nella morsa dei vandali: giovani, mediamente sui 15 anni, molto probabilmente alterati dai fumi dell’alcol, che scaricano le proprie frustrazioni provocando danni alle attività commerciali e al lavoro del volontariato, oltre a rappresentare uno sfregio per tutta la comunità. Ieri mattina, intorno alle 6, gruppi di questi vandali si sono scatenati su due attività commerciali: hanno gettato in canale tre tavoli e due sedie del bar pasticceria in riviera Matteotti; in acqua anche una sedia del bar in riviera Roma, ai piedi di ponte Castello. Inoltre, di quest’ultimo, hanno rovesciato a terra e calpestato il cabaret di paste e brioche. E ancora: altri si sono scatenati contro i vasi di fiori sui due lati di ponte Castello messo a festa in occasione di “Adria in fiore”. Lungo il corso sono state rovesciate alcune fioriere sugli ingressi dei negozi. Inoltre in piazza Garibaldi hanno buttato fuori dalla panchina/fioriera buona parte del terriccio. Così in prima mattina, appena arrivati i volontari della Pro loco, organizzatrice della manifestazione “Adria in fiore”, hanno provveduto a rimettere in ordine affinché la città potesse presentarsi con il suo vero volto accogliente e festoso. Ma la ferita resta.

Sul posto sono arrivati i Carabinieri che hanno fatto i rilievi del caso. Tuttavia, a quanto si apprende in via informale, si tratterebbe di volti già tristemente noti alle forze dell’ordine. Inoltre nel palazzo che fa angolo tra riviera Matteotti e il corso è posizionata una telecamera del comune, quindi dovrebbero essere registrati alcuni di questi atti di gratuito teppismo. Amara la testimonianza del titolare della pasticceria. “Tavoli e sedie sono nuovi – dice – acquistati una decina di giorni fa, perché gli altri erano stati danneggiati da altri malintenzionati. Purtroppo siamo costantemente vittime di questi giovanotti. Sono arrivato in laboratorio intorno alle 4,30 – prosegue il suo racconto - e poco dopo li ho sentiti arrivare con il loro ‘coro’ di parolacce, bestemmie, volgarità e urla. Quando sono uscito verso le 6,30 per sistemare il bar all’esterno, ho visto che mancavano sedie e tavoli. A quel punto ho chiamato i Carabinieri”. Da ricordare che una quindicina di giorni fa, stessa triste sorte è taccata ai gazebo in Artessura con due tavoli divelti e gettati in canali e il resto della struttura gravemente danneggiata.

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