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Piena solidarietà con Casa Cervi

Anpi si mobilita

Piena solidarietà con Casa Cervi

Un gesto concreto di solidarietà da parte dell’Anpi, in collaborazione con Auser e Cgil, nei confronti della Casa Cervi, vittima del vile furto dell’incasso della “Festa della Liberazione” dello scorso 25 aprile, finanziamenti per sostenere le attività della fondazione dei sette fratelli trucidati dai fascisti. Così è stato organizzato un banchetto per raccogliere fondi aderendo all’iniziativa nazionale “Casa Cervi resiste”.

La sede Anpi, intitolata ad Arduino Nali, ex deportato a Mauthausen, scomparso nel febbraio 2021 all’età di 96 anni, è aperta e a disposizione per tutto il mese di maggio per raccogliere donazioni, anche chiamando al numero al numero 3534566323. In ogni caso è possibile fare una donazione sul conto corrente Iban It 26 X 08340 66500 000000055298 beneficiario Istituto Alcide Cervi, causale Casa Cervi resiste, oppure tramite PayPal istitutocervi@legalmail.com

La notizia del furto alla festa della Liberazione – evidenzia Corrado Franzoso, presidente Anpi – ci ha profondamente colpito e addolorato: un vero e proprio schiaffo a tutto il Popolo di Casa Cervi, a tutta l’Anpi, a tutti i sinceri democratici. Oltre a condannare l’atto – prosegue – abbiamo voluto dare un segnale concreto di vicinanza e solidarietà con una raccolta fondi con un gazebo nei giorni scorsi. La risposta della cittadinanza è stata positiva, ancora più significativo il fatto che tutti coloro che si sono avvicinati al banchetto hanno espresso indignazione per quell’atto vigliacco”.

A questo punto Corrado Franzoso ricorda l’incontro proprio con Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette fratelli massacrati dai fascisti repubblichini il 28 dicembre 1943, poi decorati con la Medaglia d’argento al valor militare “alla memoria”. Adelmo ha parlato con passione, con rabbia, con fierezza a oltre 300 studenti delle superiori presentando il proprio libro e proiettando il docufilm ad esso ispirato e realizzato dalla regista a Liviana Davì.

“E’ stata un testimonianza importante e a tratti commovente – sottolinea Franzoso – Allora la prima cosa da fare è ricordare chi furono i fratelli Cervi: quando furono trucidati Gelindo aveva 42 anni, Antenore 39, Aldo 34, Ferdinando 32, Agostino 27, Ovidio 25 e Ettore 22. Un massacro orrendo”.

Prosegue il presidente Anpi: “Adelmo, nostro graditissimo ospite il 24 aprile scorso, ha fissato nelle sue comunicazioni, a complemento di filmati e foto, non solo importanti elementi storici ma anche valori umani e riferimenti costituzionali e valoriali fondamento della nostra democrazia. Adelmo ha incoraggiato più volte gli studenti alla partecipazione e al coraggio cosi come l’impegno a comprendere la politica e interpretarla per costruire le proprie opinioni anche come espressione di valore della libertà conquistata e voluta con la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Ha più volte rimarcato che pace, libertà e democrazia non sono conquiste definitive, ogni giorno sono minacciate, ogni giorno serve il nostro impegno per difenderle”.

E ancora: “Ricordiamo quei fatti, quelle tragedie, tutti i nostri martiri per la pace, la libertà e la democrazia. Adelmo ci ha onorati con la sua presenza, i suoi ricordi, la sua esperienza di vita: i suoi sentimenti, memoria e passione civile sono diventati anche nostri”.

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