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veneto
08.05.2024 - 09:28
Un bar di Padova, noto ritrovo di pregiudicati, è stato chiuso per 60 giorni. Il provvedimento, firmato il 7 maggio dal questore di Padova Marco Odorisio, arriva dopo un mese di controlli serrati nella zona, durante i quali sono state identificate oltre 200 persone.
A partire da inizio aprile, la Questura di Padova ha intensificato i controlli, rispondendo alle numerose segnalazioni di cittadini e commercianti preoccupati per il degrado dell'area. Agenti della sezione Volanti, poliziotti di Quartiere, del Reparto prevenzione crimine Veneto e le Unità cinofile hanno lavorato insieme per garantire la sicurezza della collettività.
Durante il periodo di pattugliamento, sono stati registrati diversi episodi di illegalità. Il 15 aprile, l’Unità cinofila ha sequestrato alcuni grammi di marijuana occultati dietro una colonna nel sottoportico. Il giorno successivo, un 40enne senegalese è stato segnalato all’autorità giudiziaria per aver violato l'obbligo di dimora a cui era sottoposto. Il 18 aprile, un 21enne tunisino è stato denunciato per possesso di marijuana. Il 23 aprile, un 31enne nigeriano con precedenti per spaccio è stato trovato in possesso di droga e denunciato. Il 24 aprile, un italiano pluripregiudicato è stato denunciato per inottemperanza al foglio di via.
Il culmine di questi controlli è avvenuto il 6 maggio, quando un controllo all’interno del bar ha portato all'identificazione di 6 avventori, tutti con precedenti penali. Tra questi, un 40enne nigeriano è stato trovato in possesso di marijuana e denunciato, mentre un 28enne tunisino senza documenti di identificazione è stato accompagnato in Questura e successivamente collocato in un centro di permanenza e rimpatri. Questa è la quarta espulsione dall’Italia di cittadini stranieri identificati nell’area di via Tommaseo nelle ultime settimane.
Il bar, luogo abituale di ritrovo di pregiudicati, ha visto la sospensione della sua licenza per 60 giorni. Il provvedimento si è reso necessario per interrompere la situazione di illegalità e degrado che si era creata, aggravata dal fatto che i gestori del locale non dimostravano volontà di opporsi a questa situazione, ostacolando invece l’attività delle forze dell’ordine. Questa non è la prima volta che il bar subisce una chiusura: un provvedimento simile era già stato applicato nel maggio 2022. Ora il questore inoltrerà la segnalazione di proposta per la definitiva revoca della licenza.
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