VOCE
Veneto
13.05.2024 - 17:20
Una scritta antisemita, lunga diversi metri, è comparsa nella mattinata del 13 maggio sulle mura del Galoppatoio del Lido di Venezia, suscitando sgomento e indignazione. Un atto di violenza inaudita, un gesto che riporta a tempi bui della nostra storia.
"Parole di una violenza inaudita e da condannare per non lasciare il minimo spazio a chi vuole fomentare odio approfittando della situazione internazionale". Così si esprimono i consiglieri regionali del PD Veneto, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis, nel condannare l'atto ignobile. Un gesto che non solo offende la comunità ebraica, ma che mina alla radice i valori di tolleranza e rispetto che dovrebbero caratterizzare la nostra società.
Il Partito Democratico di Venezia si è unito nel condannare l'atto e nel manifestare solidarietà alla comunità ebraica. Monica Sambo, segretaria del PD Venezia, Danny Carella, vicesegretario, e Alessandro Strozzi, segretario PD del Lido e Pellestrina, hanno espresso il loro sostegno e hanno auspicato che i responsabili vengano individuati al più presto. "A Venezia non c'è spazio per l'antisemitismo", hanno dichiarato.
Nelle vicinanze del luogo dell'atto ignobile è stata installata da poco una videocamera di sorveglianza. Si spera che le immagini registrate possano aiutare a individuare l'autore o gli autori di questo gesto di odio e violenza.
Sulla vergognosa scritta è intervenuto anche il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia che ha espresso una ferma condanna e preoccupazione per quanto accaduto.
“Si tratta di un messaggio di assoluta violenza, scritte inaccettabili che mai avrei immaginato di poter leggere in Veneto. In questi giorni assistiamo a molte manifestazioni rispetto al conflitto in Medioriente; anche le più decise e determinate, se rimangono nei limiti del rispetto delle libertà e della legalità, sono il sale della democrazia. Ma in questo caso si è superato ogni limite -. Queste minacce fanno emergere un sentimento di odio che riporta ai tempi più bui della storia – conclude il Governatore -. Conto che un simile gesto trovi una condanna unanime e spero sia possibile identificare rapidamente gli autori. Simili messaggi di morte sono un oltraggio alla società veneta, che deve molto agli Ebrei e alle Comunità ebraiche per il contributo che hanno dato alla sua storia e alla sua crescita, oltre che per i sentimenti di pace e convivenza civile che la contraddistinguono. In questo momento, a nome di tutti i Veneti, rinnovo alle Comunità ebraiche sentimenti di vicinanza e solidarietà”.
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