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Veneto

Il Prosecco trionfa sul Prosek: la storica vittoria dell'indicazione geografica

Il nuovo regolamento UE sulle indicazioni geografiche chiude il caso confermando l'unicità del vino veneto e limitando l'uso ingannevole del nome

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Il Prosecco, simbolo dell'eccellenza enologica italiana, ha ottenuto una storica vittoria sul Prosek, il vino croato che ha tentato di evocare il nome delle bollicine venete. Il 23 aprile scorso, con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale Europea del nuovo regolamento sulle indicazioni geografiche, il caso "Prosecco contro Prosek" si è definitivamente chiuso, confermando l'unicità del nostro vino e limitando l'uso ingannevole del nome Prosek.

La decisione dell'UE è stata accolta con grande soddisfazione dalle istituzioni italiane. Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha dichiarato: "Prosek dossier chiuso: questo nome è nostro e nessuno potrà mai utilizzarlo in Europa come ‘menzione tradizionale’ per indicare un vino che vuole solamente evocare le nostre bollicine, ma non ha nulla di veneto". Zaia ha ricordato che il nome Prosek appartiene all'Italia per decreto del 2009 e che le colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene sono state dichiarate patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2019.

Il senatore Luca De Carlo (Fratelli d'Italia), presidente della IX Commissione Senato – Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare, ha sottolineato l'importanza del lavoro di squadra tra istituzioni, associazioni di categoria e consorzi di tutela per la difesa dei prodotti nazionali. Anche l'eurodeputata del Partito Democratico, Alessandra Moretti, ha evidenziato il ruolo cruciale del collega Paolo De Castro nella commissione Agri del Parlamento Europeo.


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