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ALLARME SICUREZZA

Arriva la truffa del finto bancario

E spariscono migliaia di euro

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Un'altra vittima, un'altra truffa. Questa volta è toccato a un 53enne di Breda di Piave, un piccolo comune in provincia di Treviso, cadere nella rete di un abile truffatore che, fingendosi un operatore bancario, è riuscito a sottrargli ben 4mila euro. L'episodio, avvenuto qualche giorno fa, mette in luce ancora una volta la vulnerabilità delle persone di fronte a tecniche di raggiro sempre più sofisticate.

La truffa ha avuto inizio con una telefonata apparentemente innocua. Dall'altro capo del filo, un uomo che si è presentato come operatore di banca, ha avvertito il 53enne di un presunto bonifico anomalo di circa 4mila euro sul suo conto corrente. La voce rassicurante e professionale del finto bancario ha subito catturato l'attenzione della vittima, che, preoccupata per la sicurezza dei propri risparmi, ha seguito le istruzioni del truffatore.

Guidato passo passo dal falso operatore, il 53enne ha eseguito una serie di operazioni che, a suo dire, avrebbero dovuto mettere in sicurezza il suo conto. In realtà, queste operazioni hanno permesso al truffatore di trasferire i 4mila euro su un altro conto corrente. La telefonata si è conclusa con l'invito a recarsi presso la propria filiale bancaria per un controllo.

È stato proprio negli uffici della banca che l'uomo ha scoperto di essere stato vittima di un raggiro. Il personale della filiale ha confermato che non c'era stato alcun bonifico anomalo e che i 4mila euro erano stati trasferiti su un conto intestato a un 36enne di Torre Annunziata. A questo punto, al trevigiano non è rimasto altro che rivolgersi ai carabinieri per denunciare l'accaduto.

I militari dell'Arma, grazie a un'indagine rapida ed efficace, sono riusciti a risalire al conto corrente su cui erano finiti i soldi. L'intestatario, un 36enne di Torre Annunziata, è stato querelato. Tuttavia, gli investigatori sospettano che quest'ultimo sia solo un prestanome, un "mulo" utilizzato dai veri truffatori per convogliare il frutto della frode.

Questo episodio è solo l'ultimo di una lunga serie di truffe telefoniche che stanno colpendo sempre più persone in tutta Italia. Le tecniche utilizzate dai truffatori sono sempre più sofisticate e mirano a sfruttare la fiducia e la buona fede delle vittime. Ma come possiamo difenderci da questi raggiri?

La prima regola è quella di non fornire mai informazioni personali o bancarie al telefono, soprattutto se non si è sicuri dell'identità dell'interlocutore. Le banche, infatti, non richiedono mai dati sensibili tramite telefonate. In caso di dubbi, è sempre meglio interrompere la conversazione e contattare direttamente la propria filiale.


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