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In fuga dai carabinieri sulla bici elettrica

Era ricercato per maltrattamenti in famiglia

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Sovizzo, un tranquillo comune in provincia di Vicenza, è stato teatro di un movimentato inseguimento che ha visto protagonisti un ricercato e le forze dell'ordine. Un uomo di origine marocchina, già noto alle autorità per vari reati, ha tentato una fuga rocambolesca in sella a una bicicletta elettrica. La vicenda ha avuto inizio quando una pattuglia della tenenza di Montecchio Maggiore ha individuato il sospetto aggirarsi per le vie del paese.

Vistosi scoperto, l'uomo ha deciso di tentare la fuga imboccando la pista ciclabile, confidando nella difficoltà di inseguimento da parte dei carabinieri a bordo della loro vettura di servizio. La scelta della pista ciclabile, apparentemente astuta, si è rivelata però un boomerang. Il comando Compagnia di Valdagno ha infatti prontamente inviato tutte le pattuglie di rinforzo presenti in zona, riuscendo ad accerchiare l'intera pista ciclabile e bloccando tutte le possibili vie di fuga.

Un elemento chiave per il successo dell'operazione è stata la collaborazione di un cittadino. Comprendendo la situazione, l'uomo ha fornito ai carabinieri preziose indicazioni sul percorso del fuggitivo. Questo esempio di cittadinanza attiva ha permesso alle forze dell'ordine di agire con maggiore precisione e rapidità, portando all'arresto del ricercato in pochi minuti.

Il fuggitivo, un uomo di origine marocchina, era ricercato per esecuzione di un ordine di carcerazione. I suoi reati includevano maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e oltraggio a pubblico ufficiale. Una volta immobilizzato e reso inoffensivo, l'uomo è stato condotto in carcere a Vicenza, dove dovrà scontare una pena di due anni, come stabilito dal tribunale di Vicenza.


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