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REGIONE

Stato di emergenza per il maltempo in Veneto

Lo annuncia il presidente Zaia per avere accesso ai fondi di solidarietà nazionale per affrontare i danni causati dalle recenti piogge torrenziali

Maltempo in Veneto: La Regione Chiede Fondi di Risarcimento per i Danni Subiti

 Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha dichiarato lo stato di emergenza e ha richiesto l'accesso ai fondi di solidarietà nazionale per risarcire i danni subiti. "Possiamo dire che l’efficienza della macchina, insieme alle opere infrastrutturali dai bacini di laminazione alle diaframmature e ai 2.500 cantieri per difesa idrogeologica, ci hanno permesso di evitare il peggio", ha affermato Zaia durante una conferenza stampa tenutasi a Marghera.



Il maltempo ha colpito duramente diverse aree del Veneto, con piogge torrenziali che hanno causato ingenti danni. Solo nella serata di giovedì, la Protezione Civile ha ricevuto 2.400 chiamate di emergenza. La situazione è stata particolarmente critica a Camposampiero, dove il fiume Muson dei Sassi ha rotto gli argini, fortunatamente esondando sul lato sinistro, mentre l'abitato si trova a destra. Tuttavia, i danni sono stati comunque significativi.


L'assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, ha sottolineato l'eccezionalità del fenomeno meteorologico. "Ad esempio, ieri sera ad Asolo si sono registrati 42 mm di pioggia in mezz’ora e a Castelfranco in meno di un’ora e mezza 80 mm", ha dichiarato Bottacin. Nonostante la gravità della situazione, l'intervento tempestivo di 1.501 volontari di Protezione Civile e 250 vigili del fuoco ha contribuito a mitigare i danni e a garantire la sicurezza dei cittadini.

Zaia ha elogiato il funzionamento dei bacini di laminazione e delle altre opere infrastrutturali che hanno contribuito a contenere l'emergenza. Tra i bacini attivati, Montebello è stato riempito al 50% dell’invaso, Colombaretta al 100%, Caldogno al 50%, Orolo al 100%, Trissino al 40%, Viale Diaz al 40% e Muson dei Sassi all'80%. Questi interventi hanno giocato un ruolo cruciale nel prevenire danni ancora maggiori.

Il presidente Zaia ha invitato i cittadini colpiti dagli eventi a raccogliere foto e materiali per attestare i danni, poiché la documentazione sarà indispensabile per la richiesta di risarcimento. "Ho sentito il direttore nazionale del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio, al quale chiederò l’accesso al fondo di solidarietà nazionale per gli eventi di protezione civile", ha dichiarato Zaia.

Nonostante il peggio sembri essere passato, la regione continua a monitorare la situazione. Il transito dei colmi di piena alle sezioni di pianura e foce dei fiumi Piave, Livenza, Brenta e Bacchiglione è ancora in corso, e ci sono preoccupazioni per le zone del Sile. Tuttavia, l'efficienza delle misure adottate e la prontezza della Protezione Civile offrono un barlume di speranza per il futuro.

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