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veneto
18.05.2024 - 11:08
Conegliano, una tranquilla cittadina del Veneto, è stata recentemente scossa da una vicenda che ha lasciato un segno profondo nella comunità. Il caso riguarda un pizzaiolo cingalese di 49 anni, condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione per abusi sessuali su due tredicenni. La sentenza, emessa dal giudice Piera De Stefani, ha portato alla luce una storia di sofferenza e abuso che, secondo questa ricostruzione, ha coinvolto due giovani ragazze in fuga da casa.
La vicenda risale alla notte tra l'11 e il 12 novembre 2020. Le due tredicenni, dopo essere scappate di casa, si sono presentate alla porta dell'abitazione del pizzaiolo, che conoscevano da tempo. L'uomo ha offerto loro ospitalità nel garage di casa sua. È in questo contesto che si sono verificati gli abusi. Le ragazze, in momenti diversi - sempre secondo la ricostruzione accusatoria - sono state costrette a praticare rapporti sessuali con il pizzaiolo, sotto la minaccia di non poter uscire dal garage, che l'uomo aveva chiuso a chiave.
I genitori delle due ragazze sono venuti a conoscenza di quanto accaduto solo dopo il ritorno delle figlie a casa. Immediatamente, si sono recati al Commissariato di polizia di Conegliano per sporgere denuncia. Il pizzaiolo è stato arrestato a gennaio 2021 su ordine di custodia cautelare emesso dal giudice delle indagini preliminari su richiesta della procura. Inizialmente, l'uomo era accusato anche di sequestro di persona, accusa che è poi caduta nel corso delle indagini.
Il giudice De Stefani ha condannato il pizzaiolo a 4 anni e 8 mesi di reclusione, assolvendolo però dall'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Oltre alla pena detentiva, l'uomo è stato interdetto per cinque anni dai pubblici uffici e gli è stato vietato di avvicinarsi a luoghi frequentati abitualmente da minori e di avere contatti con gli stessi. Inoltre, dovrà risarcire le parti civili con una cifra complessiva di 35.000 euro, suddivisi in 20.000 euro per una delle minorenni e 15.000 euro per l'altra.
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