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Rovigo

“Fleximan, ci facciamo un selfie?”

L'avvocato difensore di Enrico Mantoan, Giorgia Furlanetto: "E' sereno. Lontano da casa a causa dell'assalto dei media"

“Fleximan, ci facciamo un selfie?”

“Non è che Enrico Mantoan abbia lasciato la sua dimora, semplicemente non è riuscito a rientrarci per via dell’assedio da parte dei media”. A raccontarlo Giorgia Furlanetto, avvocato adriese del foro di Rovigo che difende l’unico indagato - secondo la Procura di Rovigo - per i velox abbattuti, il cosiddetto Fleximan.

“Enrico è sereno” sottolinea l’avvocato, e la foto che lo ritrae mentre è intento ieri a leggere i giornali ad Adria, postata sui social dalla stessa legale, sembra confermarlo. “Ho letto molte cose sulla stampa che non corrispondono al vero - prosegue Furlanetto - lui né ha confessato alcunché, né ha reso dichiarazioni spontanee e nemmeno è stato tradotto in caserma. Nessun sequestro di arnesi compatibili con quelli che potessero cercare gli inquirenti, ma solo dei cellulari e dei tablet, che in modo collaborativo e disponibile ha consegnato alle forze dell’ordine”.

La Procura di Rovigo disporrà una consulenza per estrapolare dagli stessi più dati possibili, per capire con chi possa aver comunicato nei giorni in cui sono avvenuti i vari episodi di abbattimento dei velox. E a proposito della dimora “non è che lui sia senza fissa dimora e viva in un bed and breakfast (l’agriturismo ‘Bertilla’ di Ariano nel Polesine ndr) semplicemente abita da due anni in un monolocale all’interno di quella struttura - ed è quella la sua casa - che gli è comodo per raggiungere il suo posto lavoro”. Furlanetto ribadisce di vederlo sereno, ma soprattutto sono in tanti che stanno contattando lei e il suo assistito per dargli supporto, anche economico per le spese che di certo dovrà sostenere, in attesa degli sviluppi delle indagini.

Inoltre, come già da tempo era evidente, il presunto Fleximan sembra davvero essere considerato un “eroe”, o quantomeno un personaggio positivo, tanto che la gente che lo riconosce per strada, gli sta pure chiedendo i selfie. Così racconta l’avvocato Furlanetto, e non facciamo fatica a crederlo.

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