Spara ai cc. Lo liberano. Lui dà fuoco a casa e scatena il caos

Il 15 maggio scorso, mercoledì, aveva preso a fucilate, con la sua carabina ad aria compressa, i carabinieri, allertati dai familiari che lo vedevano agitato. Aveva, sempre secondo le contestazioni, mirato verso le forze dell'ordine e sparato. Non solo: in precedenza, avrebbe impugnato minacciosamente una motosega e, in seguito, provocato danni alle vetture delle forze dell'ordine.

Spara ai carabinieri, ma torna subito libero

Li ha presi di mira con un fucile ad aria compressa. Arrestato. Non ci sono feriti, per fortuna

Solo il grande sangue freddo e la professionalità dei militari aveva evitato che potesse finire male. Perché il rischio c'era: brandire un'arma da fuoco, sia pure ad aria compressa, e puntarla contro le forze dell'ordine, per poi azionarla, chiaramente apre scenari che possono portare alla tragedia. Grazie al personale operante, non è stato così. Arrestato e comparso di fronte al giudice per la convalida dell'arresto, il giovane romeno era stato rimesso in libertà, con la misura dell'obbligo di dimora.

Nella serata di sabato 18 maggio, ha scatenato nuovamente il caos. Prima avrebbe tentato di dare fuoco alla sua abitazione, partendo da un materasso. L'immediato intervento dei vigili del fuoco ha consentito di contenere i danni. Poi, a quanto si apprende, è fuggito. O ha comunque cercato di allontanarsi. E, ancora una volta, quindi, i carabinieri hanno dovuto gestire una situazione ad alto rischio, con una persona i cui comportamenti erano altamente imprevedibili e, quindi, pericolosi. Per fortuna, è stato bloccato, ancora una volta, con grande competenza e professionalità.

Attualmente, si trova nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di Rovigo, per ricevere quell'assistenza e quelle cure delle quali, evidentemente, abbisogna. Sia per se stesso, che per evitare di danneggiare gli altri. A partire dalla sua famiglia.