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MALTEMPO

Fiumi in piena: terreni saturi e fiumi a rischio

Il meteorologo Marco Rabito avverte: "Attenzione massima nel Vicentino, Padovano e Rodigino".

Il Po in piena, torna la grande paura

Il Veneto si prepara a fronteggiare una nuova ondata di maltempo, prevista per la serata di lunedì 20 maggio e la giornata di martedì 21 maggio 2024. Marco Rabito, noto meteorologo vicentino, ha delineato un quadro preoccupante per le province di Vicenza, Padova e Rovigo, mentre Verona sembra destinata a subire meno danni. "Le previsioni sono leggermente migliori rispetto alla settimana scorsa, ma i terreni sono già molto provati e carichi d'acqua, i fiumi ingrossati e la situazione di partenza è già compromessa", ha dichiarato Rabito.


Secondo i modelli fisico-matematici, il nuovo impulso perturbato sarà centrato soprattutto su domani martedì 21 maggio. Le prime precipitazioni inizieranno debolmente dalla tarda serata di lunedì 20, intensificandosi con il passare delle ore. "Tra la mattinata di martedì e le prime ore del pomeriggio osserveremo la fase con maggiore intensità dei fenomeni, mentre successivamente avremo un probabile diradamento ed esaurimento dei fenomeni da metà pomeriggio in poi", ha spiegato Rabito.


I principali corsi d'acqua del Veneto, in particolare il Bacchiglione e il Muson, sono sotto stretta osservazione. "Questi due fiumi saranno quelli più a rischio. I terreni circostanti sono carichi d'acqua e la loro portata è già molto significativa", ha avvertito Rabito. La capacità di assorbimento del suolo è ormai ridotta, e non ci saranno più le classiche 6-7 ore per assorbire grandi quantità d'acqua. Questo potrebbe portare a un rapido incremento della portata nei corsi d'acqua principali, con il rischio di allagamenti locali.


Rabito ha sottolineato l'importanza di un attento monitoraggio, basandosi sui modelli più performanti come l'ICON D2, che aveva ben previsto l'episodio di metà settimana. "Lo scenario riferito alla corsa principale è rappresentativo di uno di quelli più estremi, evidenziando aree fino a 175/200 millimetri in 15/18 ore sui rilievi delle Piccole Dolomiti. Lo spread ancora elevato suggerisce la necessità di nuove valutazioni in base alle corse modellistiche future", ha aggiunto.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso preoccupazione per l'acqua che non defluisce, aggravando ulteriormente la situazione. La popolazione è invitata a prestare massima attenzione e a seguire le indicazioni delle autorità locali. La situazione è particolarmente critica per le famiglie che vivono in aree a rischio, come quella di Schio, che si è svegliata trovando la casa sul ciglio di un burrone.

Nonostante le previsioni siano leggermente migliori rispetto alla settimana scorsa, la situazione resta delicata. "Ritengo che nel complesso possa risultare un po' meno gravosa, benché meritevole di un attento monitoraggio", ha concluso Rabito. La destra idrografica del Bacchiglione, in particolare, sarà da monitorare con molta attenzione.


Il Veneto si trova nuovamente a fare i conti con un maltempo che non dà tregua. Le autorità e i cittadini sono chiamati a una vigilanza costante per prevenire danni maggiori e garantire la sicurezza di tutti. La natura temporalesca dei fenomeni richiede prontezza e reattività, in un contesto già messo a dura prova dalle recenti perturbazioni.

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