Cerca

L'INTERVENTO

Tribunale: "Un'odissea lunga 11 anni"

Il parere di Marco Petternella, presidente delle Camere Penali di Rovigo: "Soluzione celere ed efficiente"

Marco Petternella presidente delle Camere penali del Veneto

Marco Petternella

"Dopo undici anni di incertezze e dibattiti, la questione della sede del tribunale di Rovigo continua a rimanere irrisolta". Sulla questione del tribunale a Rovigo interviene Marco Petternella, avvocato e presidente della Camera Penale di Rovigo.

"La riforma della geografia giudiziaria, avviata oltre un decennio fa, ha lasciato un vuoto che ancora oggi non è stato colmato. La caserma Silvestri, inizialmente proposta come nuova sede, è stata scartata a favore di Palazzo Paoli - ricorda l'avvocato -, ristrutturato a spese dell'amministrazione comunale. Tuttavia, la decisione definitiva sembra ancora lontana, e il balletto tra ristrutturazione e demolizione della vecchia questura di via Donatoni non sembra trovare una conclusione. 

Petternella sottolinea l'importanza di prendere presto una decisione: "Nonostante le numerose discussioni e i tentativi di trovare una soluzione. Piangere sul latte versato non serve a nulla: guardiamo avanti e auguriamoci che la nuova amministrazione, qualunque essa sia, sappia portare a termine questa odissea", ha dichiarato Petternella.

La questione della sede del tribunale divide anche gli avvocati. Chi ha lo studio vicino al vecchio palazzo di via Verdi preferirebbe mantenere il tribunale in centro città, magari ampliando il vecchio carcere. D'altra parte, chi proviene da località più lontane come Porto Tolle, Castelmassa o Montagnana, trova scomodo dover cercare parcheggio nel centro città e preferirebbe una sede più moderna e funzionale alle porte di Rovigo, con un ampio parcheggio antistante.


"Un palazzo di giustizia deve garantire efficienza e funzionalità - ribadisce il presidente delle Camere Penali - per l'intero bacino di utenza. La ristrutturazione della vecchia questura di via Donatoni non sembra convincere né il ministero né chi conosce bene lo stabile. La soluzione ideale potrebbe essere una nuova costruzione moderna e funzionale fuori dal centro città. Tuttavia, la decisione finale spetta alla nuova amministrazione comunale, che dovrà trasformare i proclami elettorali in un beneficio concreto per la collettività. La speranza è che la nuova amministrazione sappia prendere una decisione ponderata e definitiva, mettendo fine a un'odissea che dura ormai da troppo tempo".

Petternella, ha ribadito l'importanza di una decisione rapida e definitiva. "Da mesi assistiamo al balletto tra ristrutturazione della vecchia questura di via Donatoni e demolizione con ricostruzione utilizzando il sedime. Non ci convince l'ipotesi ristrutturazione: non abbiamo visto progetti, ma, per quanto a nostra conoscenza, pare che non convinca nemmeno il ministero", ha dichiarato Petternella. 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400