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ROVIGO

Sanità pubblica a rischio: ne parla Crisanti

Sabato sera in sala Celio

Green pass, Crisanti: "Non ha più senso, immunità al 90%"

Andrea Crisanti

Sanità e l’importanza di un servizio pubblico universale sono i temi al centro del dibattito che si terrà sabato prossimo 25 aprile, a cui parteciperà il senatore del Partito Democratico Andrea Crisanti. Dalle ore 20.45 nella “Sala Celio” del palazzo della Provincia, Crisanti farà il punto della situazione, dialogando con il Presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Rovigo Francesco Noce e degli Infermieri Denis Piombo. A moderare l’incontro il medico e candidato del Partito Democratico al consiglio comunale di Rovigo Francesco Gennaro.

"Ad aprile 14 scienziati, esperti, docenti e ricercatori hanno lanciato un allarme: il nostro sistema sanitario è sempre più sotto-finanziato, con personale mal pagato e un’assistenza territoriale con gravi disparità – spiega Gennaro – È un problema che dobbiamo affrontare con serietà. Certo, possiamo fare molto sul piano organizzativo, ma la priorità deve essere portare gli investimenti al livello dei Paesi UE più avanzati".

Una necessità che si è acuita ulteriormente negli ultimi anni. "La Corte dei Conti ha evidenziato come la pandemia abbia avuto effetti negativi sui servizi erogati che ancora oggi scontiamo – continua il medico Dem – In Veneto sono garantiti interventi di urgenza, ma visite, diagnostica, piccola chirurgia e riabilitazione sono sempre più nelle mani dei privati. Questo ha effetti drammatici, con cittadini costretti a rinviare le cure se non hanno la disponibilità economica per accedervi. Interrogarsi, come faremo, sulle possibili soluzioni è un dovere politico e istituzionale che non possiamo rimandare oltre".

Sul tema sanitario interviene anche il segretario provinciale del Pd Angelo Zanellato, che ricorda: "Siamo da sempre in prima linea per difendere il servizio pubblico, sia a livello locale che nazionale. In questi anni abbiamo visto l’importanza di avere cure accessibili oltre a personale preparato e in numero adeguato. Ma si è fatto poco, anche qui in Veneto, per colmare le molte lacune e noi Polesani lo sappiamo bene. Oggi non basta recuperare il terreno perso, serve anche programmare e finanziare la sanità di domani. Senza tentennamenti".

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