Il porticciolo in cerca di un futuro all'Interporto

ROVIGO - L’argomento non ha trovato alcuno spazio durante la campagna elettorale in corso ma di certo uno dei tanti nodi con cui la prossima amministrazione dovrà fare i conti è il futuro del porticciolo turistico situato in zona Interporto.

La struttura, che sorge lungo la sponda rodigina del Canalbianco, immersa nel verde, è da alcuni anni una vera e propria cattedrale nel deserto e l’amministrazione che verrà dovrà sbrogliarne la complessa vicenda. In questi giorni, la questione è nelle mani dell’avvocatura civica di Palazzo Nodari che l’ha presa in esame per delinearne i contorni. Da qui il Comune potrà poi partire per aprire uno spiraglio verso il futuro.

La situazione, infatti, è la seguente: l’ultimo gestore è la società Aapprodo srl che fa capo al ragioniere rodigino Massimo Zanirato scomparso nella primavera del 2023. Alla guida della società sono quindi subentrati gli eredi che, spiegano da Palazzo Nodari, hanno fatto sapere di non essere interessati alla struttura.

Da parte loro, però, non sarebbe stato stata formalizzata alcuna indicazione indirizzata a Palazzo Nodari che comunichi un eventuale recesso. Dunque la Approdo srl, in virtù del contratto di “affidamento del servizio turistico-ricreativo-ricettivo del Porticciolo turistico integrato, comprensivo di strutture turistico ricettive, sul Fissero-Tartaro-Canalbianco” siglato l’11 giugno 2014 con il Comune, è ancora il gestore dell’immobile. In qualsiasi caso, il contratto di affidamento scade il 26 agosto 2026. E proprio in vista della scadenza, i soggetti che hanno voce in capitolo dovranno decidere il da farsi. Sì, perché il porticciolo turistico, che da quando è stata realizzato ha vissuto numerose vicissitudini, rientra nel complesso immobiliare denominato “Interporto di Rovigo” di cui è proprietaria la Regione che costituisce l’oggetto della concessione sottoscritta tra la stessa Regione e la società Interporto di Rovigo spa.

In particolare, poi, l’area destinata a porto, su cui, come riporta una delibera regionale, “insistono una club house e un magazzino per rimessaggio natanti”, è gestita in subconcessione al Comune di Rovigo.

La struttura era costata un milione e 700mila euro di fondi europei ma solo per un breve periodo è stata effettivamente utilizzata per gli scopi per i quali è stata realizzata nel 2009. Sul futuro della struttura, dovranno dunque trovare un’intesa Regione, Interporto e Comune. Anche tenendo in considerazione gli ingenti lavori di sistemazione di cui ha bisogno: dal dragaggio dell’attracco delle imbarcazioni alla sistemazione dell’edificio e degli impianti, la cifra da sborsare, c’è da scommetterci, sarà a molti zeri.