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LA TRAGEDIA DI CURICCHI

"Marco, non doveva finire così”

Il dolore dell'ex moglie

"Marco,  non doveva finire così”

Una serata di sangue che ha strappato alla vita e alla comunità Marco Ronconi a soli 49 anni

La città è sotto choc per la drammatica notizia dell’incidente mortale che ha strappato alla vita Marco Ronconi a soli 49 anni.

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A dir poco commovente il commento affidato ai social dall’ex moglie Laura Cavicchio, i due vivevano separati da tempo: lui a Curicchi, lei ad Adria con i due figli. “Non doveva finire così la tua vita - scrive - Non dovevi andartene adesso. Luca sta finendo il suo primo anno di scuola, Martina è una piccola donna e tosta e avresti avuto ancora tanto da dare ai tuoi figli. Perché? Sei sempre stato un’anima con il diavolo dentro, ma il tuo cuore, per chi come me l’ha conosciuto davvero, era forte come quello di un guerriero. Fragile, ma onesto. Sarà dura accettarlo, sarà dura anche per loro, testa matta. Non sei riuscito ad ascoltare il messaggio di Luca stasera, ma non preoccuparti, te li saluterò io e gli farò capire quanto amore aveva il loro papà nel cuore, a volte un po’ nascosto, ma sempre un grande amore”.

Appresa la terribile notizia, il sindaco Massimo Barbujani ha subito espresso le condoglianze ai familiari insieme al cordoglio di tutta la comunità adriese per questo momento di profondo dolore. “Conoscevo molto bene Marco, così pure l’ex moglie Laura - afferma commosso il primo cittadino - L’ho subito chiamata per farle le condoglianze e niente altro, perché in questi momenti non ci sono parole”. E aggiunge: “Marco era molto apprezzato per il suo lavoro di chef, chiamato dai ristoranti più rinomati, svolgeva questa professione con autentica passione e professionalità in cui sapeva esprimere al massimo tutte le sue doti”.

Poche ma sentite parole anche dall’ex sindaco Sandro Gino Spinello: “Lo conoscevo da ragazzino - dice - ha sempre avuto un gran voglia di vivere, difficile trovare le parole di fronte a questa terribile disgrazia”.

Ancora incredulo di quanto successo e profondamente addolorato Mustapha Lahrach titolare di un risto/pizza nel centro cittadino. “Ancora non riesco crederci - confessa -. Sono sconvolto nell’apprendere quello che è successo. Lo benissimo, era una persona straordinaria. Non abbiamo mai lavorato insieme, ma ci sentivamo spesso e tante volte è venuto nel mio locale. Molto bravo come cuoco e ancora più grande per generosità e apertura d’animo. Una volta - ricorda - ha accolto nel locale dove lavorava un ragazzo che gli avevo segnalato per avviarlo alla professionale di pizzaiolo: l’ha accolto come un figlio insegnandogli il mestiere. Si dava sempre da fare per fare del bene: è stata una persona squisita, non potrò mai dimenticarlo”.

I funerali si terranno mercoledì 29 maggio nella chiesa della Tomba di Adria, alle 16.30.

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