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Carta igienica sempre più salata

A Rovigo fra 2021 e 2024 rincari medi del 74,7%, quasi il doppio della media nazionale

Carta igienica sempre più salata

Il tema può strappare facili sorrisi, ma sullo strappo è meglio scherzare poco, perché si tratta di prezzi salati per uno dei prodotti di più largo e universale consumo: la carta igienica. Carta igienica diventata sempre più salata. Non in senso letterale, perché non sarebbe stato affatto gradevole, ma in senso figurato perché i prezzi sono schizzati verso l’alto. E non è comunque una bella cosa perché seppur si tratta di soldi investiti in qualcosa che fa una fine poco degna, si tratta pur sempre di un bene di primissima necessità. E, come recita l’adagio, i veri amici si vedono nel momento del bisogno.

Ecco, allora, che, secondo un analisi del Centro di formazione e ricerca sui consumi, Crc, che ha elaborato i dati pubblicati sull’apposito osservatorio Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mettendo a confronto i prezzi attuali della carta igienica in tutte le città italiane con quelli in vigore nel 2021, in provincia di Rovigo il prezzo della carta igienica è passato da 1,50 euro a 2,62. Ovvero, un rincaro del 74,7%. Quasi il doppio dell’aumento medio registrato a livello nazionale, pur sostanzioso e pari al 44% in più.

L’analisi Crc evidenzia come una confezione da 4 rotoli costava in media in Italia 1,74 euro nel 2021, mentre oggi, per la stessa confezione, si spendono mediamente 2,51 euro. Appunto, un aumento del +44,2% in soli tre anni

Andando a vedere nel dettaglio per provincia, Bolzano svetta per costo della carta igienica, 3,40 euro a confezione da 4 rotoli, seguita da Grosseto con 3,15 euro, Udine con 3,06 euro e Trento 3,03. La carta “più leggera”, invece si trova a Siracusa, con un prezzo medio di 1,77 euro, è la provincia più economica d’Italia, seguita da Bari, 1,81 euro, e Mantova, 1,87 euro.

Guardando però ai rincari tra 2021 e il 2024, emerge come quelli più pesanti si registrino a Grosseto e Ferrara, con una variazione dei prezzi che supera il +89%, seguite da Bolzano, Udine e Livorno con +85% . I rincari più contenuto nel triennio sono stati a Messina, +14,5%, Bari, +15,3%, e Vercelli, +17,3%.

“Si stima che il mercato della carta igienica valga in Italia circa 1,2 miliardi di euro all’anno – afferma il presidente del comitato scientifico Crc Furio Truzzi – Un bene talmente indispensabile per gli italiani che, come si ricorderà, durante la pandemia fu uno dei primi a sparire dagli scaffali dei supermercati, con i cittadini che acquistarono ingenti scorte di tale bene. A pesare sui rincari dei prezzi ci sono più fattori: in primis la crisi delle materie prime, con la guerra in Ucraina che ha portato ad un crollo delle importazioni di legno dalla Russia da cui si ottiene la cellulosa indispensabile per produrre la carta igienica, e il conseguente rialzo delle quotazioni internazionali della fibra corta, salite a gennaio del 68% rispetto ai livelli pre-rincari. Ci sono poi i maggiori costi di produzione determinati dal caro-energia che ha pesato sulle industrie del comparto, e non ultima la solita speculazione che, come noto, incide di più proprio sui prezzi di quei beni di cui i cittadini non possono fare a meno”.

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Commenti all'articolo

  • diduve

    28 Maggio 2024 - 10:07

    Al limite per pulirci il culo useremo la bandiera dell'UE

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  • diduve

    28 Maggio 2024 - 10:06

    Comunque in Italia siamo fortunati. Abbiamo il bidet...

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  • diduve

    28 Maggio 2024 - 10:06

    Boh.. la mia e' insapore.. ma perche dovrebbero salarla?

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