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"Da Marghera passano le armi per Israele"

La denuncia di Potere al Popolo

Porto Marghera e il traffico di armi: la denuncia di Potere al Popolo

Il terminal di Porto Marghera è tornato al centro del dibattito pubblico quando Potere al Popolo del Veneto ha denunciato il transito di una nave carica di armi destinate a Israele. Secondo gli attivisti, la nave in questione, la Borkum, una general cargo ship battente bandiera delle Barbados, avrebbe trasportato un carico di armamenti destinati all'esercito israeliano. La notizia ha sollevato un polverone mediatico e ha spinto le autorità portuali a fornire chiarimenti.

Potere al Popolo, un gruppo politico noto per le sue posizioni critiche nei confronti delle politiche militari e delle esportazioni di armi, ha monitorato attentamente il transito delle navi nel porto veneziano. Gli attivisti sostengono che la Borkum, dopo essere transitata per i porti di Las Palmas, Cartagena e Capodistria, abbia fatto scalo a Venezia con un carico destinato a Israele. Secondo la Red Solidaria Contra la Occupaciòn De Palestina (RESCOP), la nave trasportava 20 tonnellate di motori a razzo, 12,5 tonnellate di razzi, 1.500 kg di sostanze esplosive e 740 kg di cariche e propellenti per cannoni.

Gli attivisti di Potere al Popolo hanno espresso preoccupazione per il coinvolgimento del porto di Marghera nel traffico di armi, sottolineando che l'Italia è il terzo fornitore mondiale di armamenti verso Israele. "Ci chiediamo cosa ci faccia questa nave nel nostro porto, data anche la tratta insolita che ha portato questo vascello a salire fino a Capodistria e Venezia," hanno dichiarato. Hanno inoltre richiesto alle autorità competenti di condurre ispezioni sulla Borkum e su altre navi in transito dirette verso Israele, e di vietare l'ingresso nei porti italiani di navi coinvolte nel traffico di armi destinate a conflitti contro la popolazione civile a Gaza.

Le autorità portuali, tuttavia, hanno smentito le accuse degli attivisti, affermando che il transito della Borkum a Venezia non era legato ad armamenti, ma a un carico di tubi. Le Dogane italiane prevedono specifiche regole riguardanti le operazioni di esportazione, importazione e transito di materiali di armamento, regole che garantiscono la conformità della movimentazione di detti materiali alla politica estera e di difesa del nostro Paese. In questo caso, il transito avveniva su una nave battente bandiera straniera, diretta verso un Paese non colpito da embargo, e non era previsto che compisse alcuna operazione commerciale riguardante armamenti a Venezia.


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