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Ha devastato decine di auto: preso

Con i suoi folli raid aveva terrorizzato Brugine e Piove di Sacco

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foto d'archivio

Il 25 maggio 2024, i carabinieri della stazione di Piove di Sacco, coordinati dalla Procura della Repubblica di Padova, hanno identificato e denunciato in stato di libertà un venticinquenne già noto alle forze dell'ordine. L'accusa? Furto aggravato e danneggiamento, in relazione a due raid notturni avvenuti l'11 e il 19 maggio rispettivamente a Piove di Sacco e Brugine. Questi episodi hanno creato un notevole allarme sociale nelle due comunità, con oltre 45 auto danneggiate e numerosi oggetti personali rubati.

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L'indagine, condotta con meticolosità dai militari dell'Arma, ha portato alla scoperta di una vasta refurtiva nel campo nomadi di via Arzerini a Brugine. Tra gli oggetti recuperati: occhiali da sole, portachiavi, una bicicletta e vari arnesi da scasso. La merce rinvenuta sarà posta in visione alle vittime dei furti per accertarne la provenienza. Questo ritrovamento ha rappresentato un passo fondamentale per riportare un po' di tranquillità nelle comunità colpite.

Gli episodi di vandalismo e furto hanno generato un clima di paura e insicurezza tra i residenti di Brugine e Piove di Sacco. Le scorribande notturne di J.M. hanno danneggiato oltre 30 auto nel centro di Piove di Sacco e altre 15 a Brugine, creando un vero e proprio incubo per i cittadini. L'intervento tempestivo dei carabinieri, con la collaborazione della polizia locale, è stato provvidenziale per ristabilire l'ordine e la sicurezza.

L'indagine è stata condotta con grande attenzione ai dettagli. I carabinieri hanno visionato i filmati della videosorveglianza urbana dei comuni interessati, raccogliendo elementi utili per richiedere e ottenere dalla Procura della Repubblica di Padova un decreto di perquisizione. L'operazione è stata eseguita alle prime ore del 25 maggio, portando alla scoperta della refurtiva e all'identificazione del responsabile.

La tecnologia ha giocato un ruolo cruciale in questa indagine. I filmati della videosorveglianza urbana hanno fornito prove decisive per identificare J.M. e ricostruire i suoi movimenti durante i raid notturni. Questo caso dimostra l'importanza di investire in sistemi di videosorveglianza efficaci per prevenire e risolvere crimini simili.


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