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ADRIA IN LACRIME

"Addio Marco, lupetto leale e grande chef"

Una comunità in lacrime per l'addio al 49enne

Mamma Giuseppina e papà Arturo, stretti l’uno all’altra, sono lì, soli, appena giù dal sagrato, davanti alla basilica della Tomba, con il loro carico di dolore, con lo sguardo fisso sulla bara adagiata nel carro funebre, con gli occhi che non hanno più lacrime per piangere: una mano tocca il legno per mandare l’ultima carezza a Marco, mentre si appresta per l’ultimo viaggio terreno verso la cremazione.

Pochi, interminabili e indimenticabili secondi nei quali avranno visto passare davanti a loro il film della vita del figlio inceppatosi in una domenica sera di maggio quando Marco era alla guida della proprio moto con i suoi 49 anni.

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Un altro momento commovente è stato vissuto in chiesa qualche minuto prima, quando Laura, l’ex moglie, è andata a baciare la bara ricoperta di mazzi di fiori. Sono le ultime immagini, le più toccanti e indimenticabili, della cerimonia d’addio a Marco Ronconi. Un lunghissimo applauso ha accolto accoglie la salma all’uscita dalla chiesa e ripetuto qualche istante dopo quando il carro funebre si messo in marcia dopo l’ultima preghiera e benedizione impartita dal parroco don Mario Lucchiari.


Chiesa completamente gremita con familiari, partenti e tantissimi amici che hanno voluto stringersi attorno ai genitori, alla sorella Francesca e a Laura, con lei idealmente anche ai figlioletti Luca e Martina. “Tutta la comunità - ha ricordato il sacerdote - è sconvolta da questo fatto inaspettato, improvviso e drammatico che lascia senza parole. E’ faticoso per tutti prendere atto di aver perso una persona molto conosciuta e chi l’ha conosciuto lo ricorda come una persona buona e generosa, cordiale con tutti”.

E ancora: “Ho saputo - ricorda don Mario - che da bambino è stato un lupetto tra gli scout: allora, sicuramente, tante volte avrà lanciato alto il grido dei lupetti ‘il nostro meglio’ per testimoniare l’impegno a fare sempre meglio e di più, cominciando da volersi bene. E dai lupetti avrà senz’altro imparato i valori dello stare insieme a cominciare dalla lealtà, una dote che Marco possedeva in abbondanza come mi è stato riferito da tante testimonianze”.

Particolarmente toccante la breve testimonianza del cugino Chadi Eid arrivato dalla Francia. “Ovunque ti trovi adesso - ha detto con voce provata dalla commozione - sicuramente sarai in pace, sono sicuro che ogni tanto mi manderai un segno, intanto salutami l’angelo custode”. Ultimo atto della cerimonia, la lettura della preghiera del Radioamatore da parte di Lucio Moretti.

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