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APERITIVO COL CANDIDATO

Frigato: “Punto al ballottaggio”

“Il 30% di elettori sceglie le civiche. Io libero dai partiti”. E poi Casa Serena, frazioni, smart city

Frigato: “Punto al ballottaggio”

“Punto al ballottaggio e lo dico senza timori. C’è un tentativo di sminuire le liste civiche ma, se si guardano i dati, a Rovigo dal 2011 in poi c’è uno spazio del 30% dei cittadini che vota civico. Significa un terzo degli elettori. Noi ci rivolgiamo a loro: a chi è stanco dei partiti e della politica che hanno messo in stallo la città unitamente a chi non va a votare”.

Federico Frigato, candidato sindaco della lista Rovigo si ama, lo afferma senza troppi giri di parole: il suo obiettivo è arrivare al secondo turno delle prossime comunali nel capoluogo, grazie al proprio progetto al 100% civico. Progetto che Frigato ha presentato ieri pomeriggio, ai microfoni di Deltaradio in diretta dal Caffè Garibaldi, rispondendo alle domande del direttore de La Voce di Rovigo Alberto Garbellini e di Paolo De Grandis, gli “Starsky & Hutch”, come amano presentarsi, della serie di appuntamenti “Aperitivo col candidato”.

Federico Frigato non si è sottratto ad alcuna domanda, neanche a quelle più pungenti, a cominciare da quelle che hanno puntato a far luce sul suo ritorno sulla scena politica, dopo ben 10 anni di assenza. Un ritorno, però, che ha visto Frigato tenersi alla larga dai partiti, nonostante in passato sia stato un dirigente, amministratore e candidato sindaco di Rovigo in quota Partito democratico.

“Per tanti anni sono stato impegnato in un partito - ha chiarito - e quindi ho vissuto da sempre questa passione. Poi per 10 anni sono rimasto fuori ma bastano le persone che toccano le corde giuste e l’amore per la città e scatta la scintilla. E quindi sono qua a confrontarmi con altri candidati. Noi abbiamo fatto una scelta di libertà assoluta. Fino all’ultimo abbiamo ricevuto proposte di coalizione, e questo ci ha fatto piacere, ma abbiamo voluto andare avanti liberi. Visto anche quanto successo all’ultima amministrazione, abbiamo detto di no a tutti. Perché dal momento in cui siamo eletti, da quando siamo chiamati a guidare la città, vogliamo andare avanti liberi”.

Frigato, comunque, nel corso dell’intervista ha poi presentato diversi punti del proprio programma elettorale: il futuro di Casa Serena come “polo sociale e assistenziale, ma anche centro diurno per chi ha in casa familiari con patologie importanti e spazio per le associazioni”, l’istituzione delle consulte delle frazioni “aperte dai 16 anni in poi” che poi è anche la prima cosa che farà se eletto “perché non impegna l’amministrazione dal punto di vista economico – ha precisato - ma è un segnale forte che dice che l’amministrazione è con voi e insieme a voi".

"Io vivo in frazione e so che è da 5 anni che non c’è un dialogo con l’amministrazione. Con la formazione della giunta ci sarà l’istituzione dell’assessorato alle frazioni e il secondo passo da fare è la consulta”, la destinazione di uno spazio ai concerti di grande portata “che noi abbiamo individuato in zona Censer”, la smart city” cioè la città intelligente di cui parlavo già nel 2011, che prevede, tra i vari interventi, l’ammodernamento delle reti impiantistiche, il miglioramento del servizio di trasporto pubblico, il rilancio delle partecipate con in primis As2 che è un patrimonio della città”.

E nel caso non centrasse l’obiettivo del ballottaggio? “Non ho pensato ad un piano B - ha sottolineato - Come lista ci riuniremo e insieme decideremo il da farsi. Serenamente senza alcuna preclusione”.

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