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il caso

“Non smembrate la nostra classe”

“Una classe da 30 studenti sarebbe ingestibile”. Natale: “Razionalizzazione decisa dall’istituto”

“Non smembrate la nostra classe”

La razionalizzazione delle classi del liceo scientifico Paleocapa sta creando malumori in alcuni studenti e alle loro famiglie. Una rimodulazione dovuta ad un diverso numero di iscritti che impone una revisione della suddivisioni in classi dei ragazzi. Alcuni di loro però non ci stanno ed hanno preso carta e penna per protestare contro lo smembramento della loro classe.

“Siamo gli alunni della classe 3CS del liceo scientifico Paleocapa di Rovigo - hanno scritto gli studenti - Abbiamo bisogno di qualcuno che ci ascolti. Più volte abbiamo letto notizie che riportano le novità positive del nostro istituto, ma quando le cose non funzionano è giusto che la cittadinanza ne venga a conoscenza. Chi ci dovrebbe ascoltare non lo fa e in più non ci risponde”.

E continuano: “Siamo 18 ragazzi/e e il prossimo anno (quarto anno) vogliono dividerci e accorparci ad altre due quarte che diventeranno classi pollaio di 30 alunni. Siamo una classe molto unita per cui la sola idea di dividerci ci fa stare male, ma non vogliamo l’accorpamento anche per altre ragioni: perderemmo tutti i nostri insegnamenti, in classi così numerose sarebbe difficilissimo svolgere l’intero programma ministeriale e di sicuro non si presterebbe attenzione ai bisogni di noi singoli ragazzi. Ad unirsi a noi ci sono anche le altre due classi a cui verremmo accorpati che, nonostante siano meno coinvolte, comunque si rendono conto dei disagi che si verrebbero a creare nel ritrovarsi così numerosi”.

E ancora: “Sappiamo che anche altre classi del nostro stesso istituto stanno vivendo una situazione simile e che come noi stanno facendo il possibile per evitare che la divisione avvenga. Abbiamo un'infinità di cose da dire, dati raccolti, proposte e trascorsi della nostra classe che hanno bisogno di essere raccontati. Chiediamo solo che qualcuno si accorga di noi.

La lettera dei ragazzi è stata portata anche a conoscenza del responsabile dell’ufficio scolastico Roberto Natale, che spiega: “Si tratta di una razionalizzazione delle classi all’interno dell’istituto scolastico, che ha deciso nel pieno della sua autonomia organizzativa. La dirigenza ha fatto questa scelta dopo aver analizzato la situazione. L’accorpamento non riguarda solo una classe ma una decina di classi fra le terze e le quarte. Ci sono state meno iscrizioni e quindi la necessità di adottare questo tipo di accorgimenti”. Nella maggioranza dei casi gli studenti e i loro familiari non avrebbero sollevato particolari obiezioni. In almeno un caso, invece, sì.

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