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Il male si porta via Marcello in poche settimane

Aveva 45 anni, lascia le moglie i due figli

Un addio improvviso: la comunità di Montegrotto piange Marcello Kera

La comunità di Montegrotto (Padova) è stata scossa da una notizia che ha lasciato tutti increduli e addolorati. Marcello Kera, un italo-brasiliano di 45 anni, è venuto a mancare improvvisamente, lasciando un vuoto incolmabile nella vita della sua famiglia e di tutti coloro che lo conoscevano

Marcello Kera era arrivato in Italia due anni fa dal Brasile, dove ricopriva il ruolo di direttore amministrativo in un'azienda. La sua missione era quella di seguire i rapporti con l'estero dell'impresa, un compito che lo aveva portato a trasferirsi a Montegrotto insieme alla sua famiglia. La moglie Karina, originaria di Recife, e i due figli, Alice di 13 anni e Miguel di 9, lo avevano seguito in questa avventura, trovando nella cittadina veneta una nuova casa. Sei settimane fa, Marcello aveva iniziato a sentire un dolore al petto che si irradiava verso il basso.

Dopo un primo esame inconcludente, si era sottoposto a una seconda biopsia, il cui risultato sarebbe dovuto arrivare proprio il giorno della sua morte. Ricoverato in ospedale da domenica a causa dei forti dolori, Marcello è mancato martedì, lasciando la famiglia e la comunità in uno stato di shock e incredulità. "Non sappiamo bene cosa avesse, se un tumore o qualcosa di diverso," ha raccontato la moglie Karina. "È stato tutto talmente veloce e improvviso che siamo ancora increduli."

Marcello Kera non era solo un professionista stimato, ma anche una persona profondamente legata alla sua comunità. Era un missionario di San Giovanni Battista, un ruolo che svolgeva con grande dedizione e fede. "Era molto legato a Dio e alla religione. Per lui la fede era importantissima, amava Dio e si donava con tutto sé stesso agli altri," ha ricordato la moglie. Oltre alla sua fede, Marcello era un uomo con molti interessi. Suonava la chitarra e giocava a volley con la Virtus Abano, una società sportiva che frequentava assiduamente.

"Amava frequentare la società sportiva. Ha sempre praticato sport, soprattutto il nuoto con la Polisportiva. Andava spesso alla Contea di Battaglia a nuotare," ha aggiunto Karina. La notizia della sua morte è stata una "doccia fredda" per tutti i membri della Virtus Abano. "Siamo scioccati, costernati, perché perdiamo prima che un atleta, una grande persona. In questo momento non possiamo che essere vicini alla moglie, ai figli e a tutti i suoi cari," hanno dichiarato i rappresentanti della società sportiva.


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