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Veneto

Andrea Favero resta in carcere per l'omicidio di Giada Zanola

L'accusa è di omicidio volontario aggravato.

Tragedia a Vigonza: Giada Zanola uccisa dal compagno e gettata dal cavalcavia

Andrea Favero resta in carcere. L'uomo è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato della sua compagna, Giada Zanola. Il giudice ha accolto l'impianto accusatorio della procura, ritenendo sussistano "gravi, precisi e concordanti" indizi di colpevolezza, e ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare.

Secondo quanto riportato nei verbali stilati dalla squadra mobile e dalla polizia stradale di Padova, la notte del dramma è stata segnata da un violento litigio tra Andrea e Giada. La discussione, iniziata nelle prime ore di mercoledì nella loro abitazione a Vigonza, è degenerata rapidamente. Giada avrebbe minacciato di andarsene e di non far più vedere il figlio ad Andrea. In preda alla rabbia, la donna è uscita di casa e si è diretta a piedi verso il cavalcavia sulla A4, distante meno di un chilometro. Andrea, preso dal panico, ha raccontato di aver preso la macchina di Giada per raggiungerla e convincerla a tornare a casa. Tuttavia, il litigio sarebbe proseguito anche in macchina, con Giada che continuava a minacciare di portargli via il bambino. "Non ricordo se siamo saliti sul gradino della ringhiera che si affaccia sull'autostrada...", ha dichiarato Favero, lasciando un alone di mistero su quanto accaduto in quei momenti cruciali.


Il sindaco di Vigonza, Gianmaria Boscaro, ha espresso il suo cordoglio e la vicinanza alla famiglia di Giada. In una telefonata con Gino Zanola, padre della vittima, Boscaro ha manifestato il dolore e l'incredulità della comunità.

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