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L’EVENTO

I motoscafi sfrecciano lungo il Po

Per la prima volta in gara anche tre equipaggi polesani: uno di Stienta e due di Ficarolo

I motoscafi sfrecciano lungo il Po

Sono stati moltissimi i polesani, e non solo loro, che si sono radunati sulle sommità arginali o sui numerosi imbarcaderi attraccati lungo la sponda sinistra del Po, oltre che per trascorre una giornata di sole immersi nella stupenda cornice che solo il Grande fiume riesce a regalare anche per assistere al passaggio dei rombanti natanti che hanno partecipato alla Pavia-Venezia, la storica competizione motonautica che si corre da Pavia a Venezia, organizzata dall’associazione Motonautica Pavia in collaborazione con l’associazione motonautica Venezia, sotto l’egida della Federazione italiana motonautica.

Questa 71esima edizione del raid, a gara già in pieno svolgimento, è stata accorciata: il traguardo è stato fissato a Volta Grimana, a Porto Viro: impossibile andare oltre a causa della piena dell’Adige che avrebbe potuto rendere pericolosa la navigazione. Ma nonostante questo, lo spettacolo non è affatto mancato: e ad attirare ancora più curiosi sugli argini è stata la presenza per la prima volta nella storia della competizione di ben tre imbarcazioni condotte da sei polesani.

Si è trattato della coppia stientese formata da Alessandro Pavanelli e Filippo Luppi che hanno corso con il numero 46 per la categoria Diporto 5:1 a bordo di una potente Zaniboni con motore Johnson per i colori della Nimbus Racing Teams; e ben due coppie di appassionati ficarolesi: Simone Calza e Bruno Marangoni che con il numero 124 hanno gareggiato a bordo di un fiammante Zaniboni Ghibli Junior con motore Mariner, per la classe Diporto 7:1, portando in alto i colori del Club Nautico Ficarolo, e la coppia composta da Elia Pellegatti e Daniele Bonfatti con una potente Tullio Abbate motorizzata Mercury per la Nimbus Racing Team per la categoria Diporto 4:1 con il numero 83. I tre equipaggi sono passati per le acque polesane nel pomeriggio, salutati dai compaesani che si sono ritrovati per trascorrere una domenica diversa ma che da sempre fa parte delle tradizioni estive dei molti rivieraschi che, da decenni, amano radunarsi sulla sommità arginale per assistere al passaggio dei motoscafi.

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