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SAN BELLINO

Una vetrata per i nostri due martiri

Realizzata dalla Vetreria Artistica Tomanin, mette in parallelo San Bellino a Giacomo Matteotti

Una vetrata per i nostri due martiri

Una vetrata dedicata a Giacomo Matteotti, in cui il martire polesano è affiancato a San Bellino, anche lui martire e protettore della nostra provincia. E’ la grande opera realizzata dalla Vetreria Artistica Tomanin, l’azienda di San Bellino nata dall’anima artistica del suo fondatore e maestro d’arte Sandro Tomanin.

Che spiega il progetto: “Abbiamo accostato la figura di Giacomo Matteotti martire nel 1924, a quella di San Bellino, vescovo di Padova, martire della fede del 1147. Entrambi, in tempi diversi, difensori di valori comuni”. Nella vetrata dedicata a Giacomo Matteotti del diametro di un metro e mezzo e realizzata con tecniche artistiche davvero particolari, come la pittura a grisaglia e la legatura al piombo, la figura del parlamentare polesano è rappresentata a fianco della scena dell’uccisione di San Bellino.

“Questa è una delle quattro scene della vita del santo che la Vetreria ha realizzato, in due vetrate, per la facciata della Basilica di San Bellino nel 1997. Era l’anno in cui ricorreva l’850esimo anniversario del martirio, avvenuto nel 1147”, spiega lo stesso Sandro Tomanin. Che aggiunge: “Matteotti fu consigliere comunale a San Bellino. Crediamo che proporre le frasi contenute in questa vetrata, in un edificio di stile littorio e destinato alla formazione qual è la nostra scuola elementare, sia utile ai giovani che lo frequenteranno”.

Sì perché l’idea della Vetreria artistica è quella di posizionare l’opera nel rosone della scuola primaria del paese. La storica vetreria ha anche proposto e pubblicato alcune immagini dove, in una simulazione grafica, si può vedere il risultato del posizionamento della vetrata nel rosone dell’edificio, e il risultato è stato molto apprezzato da tutti coloro che hanno potuto vederlo. Ora, però, si tratta di trovare l’accordo con il Comune, guidato dal sindaco Aldo D’Achille. “Noi abbiamo deciso di realizzare la vetrata in autonomia - spiega Sandro Tomanin - confortati anche dalla visita e dall’approvazione di Elena Matteotti, nipote di Giacomo. L’esecuzione adesso è terminata e stiamo studiando una struttura provvisoria retroilluminata che ci permetterà di esporre l’opera. A breve promuoveremo anche un evento in cui descriveremo tutte le fasi di progettazione e di esecuzione della vetrata”.

Dal canto suo, il sindaco D’Achille considera: “L’investimento per le casse del Comune per installare l’opera sarebbe di circa 20mila euro, e al momento abbiamo deciso di dare priorità negli investimenti nei servizi alle persone. La vetrata è stata realizzata sia nella composizione grafica che nel lavoro completo per scelta autonoma della vetreria. Si tratta di un raffinatissimo e pregevole lavoro artigianale”. Non resta che trovare un compromesso.

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