Cerca

veneto

Giulia non ce l'ha fatta: muore dopo l'incidente

Aveva 38 anni ed era stata investita da un furgone

La tragedia di Giulia Mauri: un incidente che scuote Treviso

La città di Treviso è stata scossa da una tragedia che ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità. Giulia Mauri, una donna di 38 anni, è deceduta nella notte tra il 3 e il 4 giugno a seguito di un terribile incidente stradale avvenuto in Viale della Repubblica. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale nei confronti del giovane autista coinvolto. 

Giulia Mauri stava andando a trovare i genitori per pranzare insieme, un gesto quotidiano che si è trasformato in un incubo. L'incidente è avvenuto all'altezza dell'incrocio con via Pisa, vicino al ponticello sul Botteniga. Il furgone, guidato da un 24enne dipendente della ditta Site, ha iniziato a sbandare, invadendo la pista ciclabile dove si trovava Giulia. La dinamica dell'incidente è stata devastante: il mezzo ha centrato in pieno la donna, sollevandola da terra e facendola sbattere contro il lunotto della cabina di guida, per poi terminare la sua corsa in acqua, schiacciando la Mauri.

I passanti hanno immediatamente soccorso Giulia, tenendole la testa fuori dall'acqua e praticandole il massaggio cardiaco. Nonostante gli sforzi disperati, le lesioni riportate erano troppo gravi. Giulia è stata trasportata in ospedale, ma il suo cuore si è fermato nella notte tra il 3 e il 4 giugno. La madre di Giulia, Paola, è arrivata sul posto poco dopo l'incidente, ignara della gravità della situazione. "Cos’è successo qui, sto chiamando mia figlia al telefono ma non risponde, doveva venire da noi", ha detto ad uno dei primi soccorritori. La notizia della morte di Giulia ha gettato nello sconforto la famiglia e il fidanzato Mauro Bernardi, giunto sul luogo dell'incidente due ore dopo.

Il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha espresso il cordoglio della comunità: "Abbiamo pregato e sperato per lei. A nome di tutta la comunità trevigiana porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia". La notizia ha colpito profondamente anche i compagni di karate di Giulia, che hanno dichiarato: "Giulia lascia un vuoto incolmabile». Questo tragico evento ha sollevato un dibattito sulla sicurezza stradale e sull'importanza di una guida responsabile, soprattutto in aree frequentate da pedoni e ciclisti.

La Procura della Repubblica di Treviso ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio stradale nei confronti del giovane autista. 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400