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“Così faremo rivivere lo stadio”

L’idea di base è realizzare un centro sociale pulifunzionale per integrare i servizi esistenti

“Così faremo rivivere lo stadio”

Un nuovo progetto per il Verzaro. A realizzarlo sono stati gli studenti della sezione B (dalla prima alla terza) della scuola media di Badia Polesine, autori del progetto che ha vinto il primo premio nella prima edizione del concorso “Un idea per il futuro” promosso dall’Ateneo Veneto.

Con il docente Loris Tietto, hanno lavorato alla stesura dell’elaborato Gaia Canesella, Julienne Baxa, Nada Benfaida, Ludovico Bisini, Amine Chegdani, Jacopo Dal Santo, Alberto Delogu, Yassine Morsli, Martina Nale, Leonardo Piva, Adam Rhannam, Diletta Rizzi, Alex Tchouameni, Thiago Fratini, Edoardo George Marchetto, Luca Tinazzo, Aya Saadoune, Imane Er Rachdaoui, Malih Youssef.

Il progetto vincente, denominato “Centro sociale polifunzionale”, riguarda il recupero funzionale dell’edificio (interni ed esterni) dello stadio polisportivo del Littorio-Verzaro in via Roma, realizzato nel 1928.

Questa la descrizione del progetto: “Il centro sociale polifunzionale è una struttura multifunzionale che si propone di integrare i servizi sociali territoriali offrendo spazi di aggregazione e supporto alle famiglie. Utilizzerà spazi multivalenti per varie attività volte a prevenire situazioni di disagio, migliorando la socializzazione tra i giovani e offrendo loro figure adulte di riferimento. Vogliamo ristrutturare l’ex stadio - scrivono gli studenti - per migliorare il territorio di Badia Polesine. Al suo interno, poi, faremo corsi che aiuteranno la popolazione ad avere una formazione migliore e poter entrare meglio nel mondo del lavoro e avere successo”.

Gli obiettivi generali del progetto - si legge ancora nell’elaborato - sono quelli di risistemare l’ex stadio, per renderlo accessibile alla popolazione; più specificamente vorremmo realizzare dei laboratori al suo interno che riguarderebbero gli ambiti tecnologici o linguistici; e successivamente rimettere a nuovo la pista podistica e il campo da calcio”. E ancora: “Creare un ambiente che faciliti la socializzazione e la crescita personale dei giovani. Supportare le famiglie nel contesto di una comunità solidale e inclusiva”.

Gli obiettivi specifici invece sono “offrire un luogo sicuro dove i minori possono interagire e apprendere attraverso attività educative e ludiche. Implementare programmi che favoriscano l'orientamento e l'accompagnamento socio-educativo. Il soddisfacimento dei fabbisogni della collettività attraverso la creazione di un centro polifunzionale per servizi ai cittadini e di uno spazio sportivo per un uso amatoriale-familiare, nonché il recupero di un manufatto oggi in grave stato di degrado”.

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