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La malattia si prende Barbara, imprenditrice coraggiosa

Ha condiviso la sua lotta contro il cancro

Il coraggio di Barbara Carron: una vita tra impresa, sport e battaglia contro il cancro

Barbara Carron, imprenditrice veneta e figura di spicco nel mondo del calcio, è scomparsa il 6 giugno 2024 all'età di 51 anni. Ricoverata alla Casa dei Gelsi di Treviso per una recidiva del cancro al seno, Barbara ha lasciato un segno indelebile non solo nel mondo degli affari e dello sport, ma anche nella vita di chi ha seguito la sua coraggiosa battaglia contro la malattia. Barbara Carron ha ricoperto ruoli manageriali di rilievo nell'impresa di famiglia, la Carron Costruzioni Generali Spa, e ha servito come vice presidente del Calcio Padova 1910 dal 2005 al 2013. La sua carriera è stata caratterizzata da una dedizione instancabile e da una visione imprenditoriale che ha contribuito a far crescere e prosperare l'azienda di famiglia.

Alla fine di ottobre 2023, Barbara ha ricevuto la notizia che nessuno vorrebbe mai sentire: la recidiva del cancro al seno. Invece di chiudersi nel silenzio, ha scelto di condividere la sua esperienza sui social media, diventando un simbolo di forza e resilienza. ""Ho pensato a quanto stronzo sia il mio cancro che mi ha illusa per alcuni mesi che tutto fosse finito", ha scritto nel suo diario online, mostrando una trasparenza e una sincerità che hanno toccato il cuore di migliaia di persone. Barbara ha documentato ogni fase della sua lotta, dai dolori alla schiena e alla gamba che l'avevano messa in allarme, alle terapie e ai momenti di sconforto. Le sue parole, cariche di emozione e determinazione, hanno offerto conforto e ispirazione a chiunque stesse affrontando una battaglia simile.

L'ultimo post di Barbara, pubblicato una settimana prima della sua morte, suona come un testamento spirituale. "Godetevi ogni singola cosa che la vita vi regala: non rimandate mai nulla", ha scritto, invitando tutti a vivere il presente e a non dare nulla per scontato. Le sue parole riflettono una saggezza profonda e una consapevolezza del valore del tempo che solo chi ha affrontato una malattia così devastante può comprendere appieno. Barbara ha parlato della fortuna di vivere nel "Paese più bello al mondo" e dell'importanza di riconnettersi con le proprie origini. Ha descritto la gioia di gustare una semplice fetta di pane caldo con un filo d'olio, un'esperienza che per lei rappresentava la vera fortuna. Questo messaggio di gratitudine e apprezzamento per le piccole cose della vita è un'eredità preziosa che lascia a tutti noi.

La testimonianza di Barbara non è passata inosservata. Migliaia di persone hanno seguito la sua storia, lasciando commenti di incoraggiamento e condividendo le proprie esperienze. Amici, familiari e sconosciuti hanno offerto il loro sostegno, creando una rete di solidarietà che ha aiutato Barbara a sentirsi meno sola nella sua battaglia. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso il suo cordoglio, ricordando Barbara come una "capace imprenditrice, appassionata dirigente sportiva e generosa volontaria". Le sue parole sottolineano l'impatto che Barbara ha avuto non solo a livello personale, ma anche nella comunità più ampia.


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