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LA SFIDA DI ROVIGO

Sei facce per una fascia. Tricolore

Per palazzo Nodari in corsa ci sono Cittadin, Gaffeo, Tosini, Frigato, Conchi e Rossini

Sei facce per una fascia. Tricolore

Sei, come le facce di un dado che mostrerà alla fine una sola faccia, quella del nuovo sindaco di Rovigo. I candidati alla carica di primo cittadino del capoluogo polesano, sostenuti da un totale di 14 liste, sono, infatti, cinque uomini e una donna.

Partendo proprio dalla donna, si tratta di Valeria Cittadin, sindacalista e preside, che si affaccia per la prima volta nell’agone politico sostenuta dal centrodestra in formazione unitaria, con Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, oltre alla propria lista Valeria Cittadin sindaco, e con l’ulteriore aggiunta di Azione di Calenda.

In corsa c’è poi Edoardo Gaffeo, professore di economia, sindaco uscente, che tenta il bis dopo la rottura con il Pd e la scelta di dimettersi prima della fine del mandato e di presentarsi nuovamente. E questa volta è sostenuto dal Movimento 5 stelle, oltre che, come cinque anni fa, dal Forum dei cittadini e dalla Lista civica per Rovigo, all’interno della quale sono stati candidati anche esponenti renziani di Italia Viva.

Il Pd, invece, sostiene la candidatura di Palmiro Franco Tosini, avvocato, alla sua prima esperienza politica, che corre con una propria “Lista civica democratica inclusiva”.

In corsa con una civica “pura”, Rovigo si ama, che fa parte di un percorso partito da lontano, c’è poi Federico Frigato, dipendente di Ecoambiente e già assessore nella giunta Merchiori e presidente del consiglio provinciale.

Anche Ezio Conchi, avvocato, con un passato da vicesindaco, corre con una lista di ispirazione civica, Cambia Rovigo, che nasce dalla lista con la quale si era candidato anche cinque anni fa, rinforzata con l’innesto del movimento Presenza cristiana guidato da Gianni Saccardin.

Antonio Rossini, dipendente della Prefettura, consigliere comunale uscente sotto le insegne della Lista Gambardella avendo raccolto nella scorsa tornata il maggior numero di preferenze fra tutti i candidati consiglieri, corre con due liste di ispirazione “lupiana”: “Noi per Rovigo - Ci Piace!” e “Alleanza dei Moderati”.

Assente, a questo giro, Rifondazione Comunista, che è rimasta tagliata fuori dalla coalizione pro-Gaffeo e che non è riuscita a correre con un candidato sindaco in modo indipendente. Ma il segretario Diego Foresti, che si è speso nella propaganda per la lista “Pace terra dignità” in corsa alle europee, rilancia: “Non ci siamo, non abbiamo potuto esserci, ma ci siamo con i nostri contenuti. Al centro i bisogni sociali, l’opposizione a tutte le guerre, per la pace, per la cura e la difesa dell’ambiente, per la sanità pubblica, per i diritti civili”.

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