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ALLE URNE

Elezioni: Rovigo la più virtuosa del Veneto

Affluenza, risultati e dinamiche in Veneto

Elezioni, la carica dei 1.195

L'affluenza alle urne nella provincia di Venezia è sempre un indicatore significativo dello stato di salute della democrazia. In questa occasione, i dati mostrano un quadro contraddittorio. Alle ore 23 di sabato 8 giugno, nei 16 comuni veneziani chiamati a votare per eleggere il nuovo sindaco, la percentuale di affluenza si è assestata sul 17,74%, rispetto al 13,96% di tutta la città metropolitana.

Questo dato suggerisce che l'interesse per le elezioni comunali ha trainato una maggiore partecipazione rispetto alle sole elezioni europee. Per quanto riguarda le elezioni europee, la provincia di Venezia ha registrato un'affluenza del 13,96%, inferiore alla media regionale del 14,71%. Solo Belluno (12,46%) e Treviso (13,79%) hanno fatto peggio in Veneto. La provincia più virtuosa è stata Rovigo, con un'affluenza del 19,85%. Alle 23 di sabato 9 giugno, solo 29.593 elettori su 197.090 aventi diritto, pari al 15,01%, sono andati a votare per le elezioni europee 2024.


Tra i 16 comuni chiamati al voto per il rinnovo delle amministrazioni comunali, i più popolosi sono Spinea, Noale, Scorzè e Portogruaro, dove è previsto un eventuale turno di ballottaggio. In particolare, Spinea e Portogruaro sono stati interessati da elezioni anticipate in seguito al commissariamento per le dimissioni dei precedenti sindaci. Questo elemento ha probabilmente contribuito a una maggiore mobilitazione degli elettori, desiderosi di ristabilire una guida politica stabile. Nei comuni più piccoli, come Annone, Camponogara, Ceggia, Cinto, Cona, Concordia, Fossalta di Piave, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Meolo, Stra e Teglio, la decisione avviene al primo turno, rendendo il processo elettorale più semplice e diretto.


I risultati delle elezioni, come prevedibile, hanno registrato percentuali di affluenza maggiore nei territori interessati anche dal rinnovo delle amministrazioni comunali. Questo fenomeno non è nuovo e riflette una tendenza consolidata: l'elettorato è più motivato quando si tratta di scegliere i propri rappresentanti locali, che percepisce come più vicini e influenti sulla propria vita quotidiana. La bassa affluenza alle elezioni europee, invece, solleva interrogativi sulla percezione dell'importanza delle istituzioni comunitarie. 

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