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Montegrotto

Addio Michele, giovane ragioniere ucciso dalla malattia

Una vita lottando contro la distrofia muscolare

Una vita di sfide e passioni: l'addio a Michele Salmaso, il ragioniere di Montegrotto

Montegrotto Terme (Padova) è in lutto per la scomparsa di Michele Salmaso, un uomo di 44 anni che ha lasciato un segno indelebile nella vita di chi lo ha conosciuto. Michele, affetto da distrofia muscolare, è deceduto venerdì scorso, circondato dall'affetto dei suoi cari. La sua storia è un esempio di coraggio e resilienza, una vita vissuta con intensità nonostante le difficoltà.

Michele Salmaso ha vissuto una vita segnata dalla distrofia muscolare, una malattia degenerativa che lo ha colpito fin da bambino. "Fino all’età di 6 anni Michele era un bambino come tutti gli altri," racconta il padre Guido. "Poi ha iniziato ad avere difficoltà a camminare e a reggersi in piedi." Dopo una serie di consultazioni mediche, la diagnosi è stata una doccia fredda: distrofia muscolare. Da quel momento, la vita di Michele e della sua famiglia è cambiata radicalmente. All'età di 8 anni, Michele è stato costretto a utilizzare una sedia a rotelle. Nonostante le limitazioni fisiche, ha mantenuto una mente lucida e una volontà di ferro. "Era sempre davanti al computer, che gli serviva anche per mantenere i rapporti di amicizia," ricorda il padre. Michele ha frequentato il corso di ragioneria all'Alberti e successivamente un corso di economia, dimostrando una straordinaria intelligenza e una passione per i numeri.

Nonostante la malattia, Michele non ha mai rinunciato alle sue passioni. Era un grande appassionato di motociclismo e Formula 1, passioni che condivideva con il padre. "Abbiamo fatto anche due crociere assieme," racconta Guido. "In casa abbiamo una sorta di museo motoristico, con più di 200 modellini di moto e 50 di auto." Michele sognava di incontrare Valentino Rossi, e la sua collezione includeva anche una carena di Marco Melandri acquistata all'asta. Oltre alla passione per i motori, Michele era un tifoso del Milan e amava seguire le partite con il padre. La sua vita era arricchita da molte amicizie, e in questi giorni la casa della famiglia Salmaso è stata un continuo viavai di persone venute a porgere le loro condoglianze.

La comunità di Montegrotto Terme si è stretta attorno alla famiglia Salmaso in questo momento di dolore. I funerali di Michele si terranno mercoledì alle 10.30 nella chiesa di Mezzavia. La famiglia ha chiesto, in luogo dei fiori, di effettuare donazioni in favore dell'Uildm, l'associazione per la lotta contro la distrofia muscolare. "Ha affrontato con grande tenacia la malattia," ricorda il parroco, don Roberto Bicciato. "Un plauso alla famiglia per come l’ha accudito fino all’ultimo istante."

La storia di Michele Salmaso è un esempio di come la vita possa essere vissuta con dignità e passione nonostante le avversità. La sua capacità di mantenere uno spirito positivo e di coltivare le sue passioni è un insegnamento per tutti noi. "Un ragazzo amato da tutti che trasmetteva positività," aggiunge il vicino di casa, Luca Salvò, a nome dei tanti amici del 44enne. Michele ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita dei suoi cari, ma il suo ricordo continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto. La sua storia ci ricorda l'importanza di affrontare le sfide con coraggio e di non rinunciare mai alle nostre passioni.

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